18 milioni in freezer
Il governo legastellato congela per un paio di anni i fondi destinati alle periferie che attendono interventi strutturali per la riqualificazione, e molti comuni italiani insorgono, con i sindaci che ora minacciano di diffidare la presidenza del Consiglio. La misura è contenuta in un emendamento del decreto milleproroghe approvato al Senato e che passerà all’esame definitivo della Camera in autunno. Le conseguenze non risparmiano l’Alto Adige. Come noto l’“affare-Benko” frutterà al Comune di Bolzano 100 milioni grazie alla vendita dei terreni ma l’amministrazione guidata dal sindaco Caramaschi dovrà finanziare con 30 milioni alcune opere di urbanizzazione. 18 erano i milioni che Roma aveva assegnato a Bolzano come contributo per i piani di riqualificazione urbana. Ma ora le cose si complicano. Cauto resta il primo cittadino che attende di vedere cosa succederà alla Camera e afferma che un ritardo di due anni non sarebbe così problematico visto che la somma era comunque stata preventivata per il 2020-2021.
Il Movimento 5 stelle di Bolzano, “capitanato” da Maria Teresa Fortini, difende a spada tratta l’iniziativa del governo giallo-verde: “I 18 milioni del Bando per le periferie che il sindaco Caramaschi ottenne per finanziare le infrastrutture del progetto imprenditoriale di Benko non sono prioritari. Il decreto 1000 proroghe ha sospeso la convenzione per 96 tra città e aree metropolitane. Dei 120 partecipanti al bando sono 24 le città ammesse alla convenzione, Bolzano non c’è!”, dicono in una nota i pentastellati.
“A fronte del giubilo del sindaco quando, a ridosso della scadenza del bando - ricorda la compagine grillina - si trovò accettata da Roma la sua richiesta di finanziamento per progetti riguardanti le periferie degradate, noi sottolineammo subito quanto la richiesta di contributo per realizzare il tunnel sotto via Alto Adige quale accesso alle strutture private del progetto Walterpark (ex Kaufhaus) di Benko, stridesse con l’uso che si dovrebbe fare di un contributo dedicato al recupero di periferie degradate. Da subito abbiamo rimarcato come queste assegnazioni a pioggia del governo Renzi apparissero come elargizioni alle amministrazioni amiche senza un ponderato uso di soldi pubblici a fini di vera progettualità collettiva”.
I 5 stelle sollevano poi una serie di domande. “Il sindaco giustamente si augurerà sia solo uno slittamento di qualche anno. Ma così slitterà anche la riqualificazione. E se non dovessero mai arrivare, esiste un piano B? Chi pagherà le infrastrutture del Walterpark? Si unirà anche il Sindaco di Bolzano alla diffida al governo minacciata dai sindaci delle 96 amministrazioni escluse? Come la motiverà a confronto con ben altre situazioni di digradi sociali e urbanistici? Interverrà alla fine mamma Provincia e pagherà come sempre Pantalone, cioè noi?”.
Dura la presa di posizione di Juri Andriollo, consigliere comunale Pd a Bolzano: “Diciotto milioni di buoni motivi per vergognarsi di fronte ai cittadini di Bolzano. Diciotto buoni motivi, uno per ogni euro, che il governo 5stelle e Lega ha tolto alla nostra città. Questo dovrebbero fare i pentastellati bolzanini invece di esultare e difendere questa indifendibile scelta del governo che penalizza la nostra città, assieme a molte altre in Italia. Mi dispiace che il mio partito in Senato abbia, per errore, votato a favore. Mi auguro che il Pd alla Camera recuperi questa svista imperdonabile”.