Politik | Comunali 2020

“Io non chiacchiero, agisco”

Il sindaco Caramaschi sulla politica degli annunci e quella del fare, le critiche da schivare, il nodo tram, il Tetris delle alleanze e quei leghisti che non fanno paura.

salto.bz: Sindaco Caramaschi, 4 anni fa in un’intervista su salto disse: “Se non dovessi essere eletto vado in montagna a scrivere libri”, qualche giorno fa ha augurato a qualcun altro di andare per monti, dica la verità, è più sicuro di vincere questa volta rispetto ad allora?

Renzo Caramaschi: Ho le stesse aspettative dell’ultima volta, e comunque il bagaglio di risultati raggiunti bisogna saperli comunicare bene agli elettori, altrimenti non è detto che mi premino di nuovo.

Intende dire che c’è un difetto nella comunicazione?

Mancano 7 mesi alle elezioni e quindi c’è ancora strada da fare, ma se penso per esempio alla questione del tram noto un certo disorientamento e poca conoscenza riguardo al tema. Faccio un esempio: ho sentito dire da qualcuno che salteranno 600 posti macchine, cosa assolutamente non vera, e alla fine viene fuori che si tratta solo di chiacchiere da bar. Ora, i fatti sono che il referendum si sovrappone con la procedura di progettazione. Abbiamo fatto delle scelte insieme alla Provincia per il tracciato definitivo, ora bisognerà elaborarlo e a fine mese presenteremo tutto.  

Ha messo in conto che il referendum sul tram potrebbe trasformarsi in un pretesto per testare il consenso su di lei, sindaco? 

Non credo sarà un referendum pro o contro il sindaco ma certo quella della consultazione la trovo una mossa strumentale da parte dell’opposizione che cerca di ritagliarsi possibili sacche di voti arroccandosi su delle posizioni che io, francamente, non trovo razionali. Basta andare a Innsbruck, a Vienna, a Berna, a Zurigo, a Bologna, Firenze, per vedere che i tram sono dappertutto, con più linee per giunta, mentre noi vogliamo farne una sola. Senza contare che i tram di ultima generazione sono ultra-silenziosi e hanno una capacità di trasporto che è tre volte quella di un metrobus. Vede, il fatto è che a Bolzano in particolare si tende ad essere iper-critici soprattutto di fronte alle novità sfoggiando delle competenze che spesso non si hanno e che portano a delle valutazioni errate. Mi viene in mente questo libro su Einstein che sto leggendo, c’è una vignetta che raffigura un bambino in una classe che dice alla maestra: “Secondo me 1+1 fa 5”. Ecco, il punto è la diffusione a macchia d’olio di quel “secondo me”, e l’offrire soluzioni semplificate a problemi complessi, che è poi quello che sta succedendo nella politica italiana. Anche queste battute al ribasso che spesso si leggono su Facebook, dei botta e risposta senza però di fatto approfondire nulla…

Lei questo problema non ce l’ha, sui social ha fatto solo una breve apparizione durante l’ultima campagna elettorale per le amministrative e poi è svanito. 

Lo attiverò anche stavolta, dovrò pur rispondere a tutte le critiche [ride]. 

Il fatto è che a Bolzano in particolare si tende ad essere iper-critici soprattutto di fronte alle novità sfoggiando delle competenze che spesso non si hanno e che portano a delle valutazioni errate. Mi viene in mente questo libro su Einstein che sto leggendo, c’è una vignetta che raffigura un bambino in una classe che dice alla maestra: “Secondo me 1+1 fa 5”. Ecco, il punto è la diffusione a macchia d’olio di quel “secondo me”, e l’offrire soluzioni semplificate a problemi complessi.

Riguardo la partita del tram: se dovesse vincere il no, e trattandosi di un referendum consultivo, se la sente oggi di dire che rispetterà l’esito del voto?

Va detto per chiarezza che c'erano già degli accordi pre-contrattuali firmati dalla Provincia, sarebbe stato più logico proporre il referendum quando siamo partiti con l’idea del tram. 

Sta dicendo che è superflua questa consultazione?

No, è sempre utile tastare il polso ai cittadini. È ovvio, io spero che vinca il sì, ma si terrà conto della volontà popolare, se dovesse prevalere il no bisognerà a quel punto ragionare insieme alla Provincia sul da farsi.

 

 

Dicono che non sia in grado di lavorare in squadra, è vero? Crede che qualcuno possa oscurarla?

Mi viene da ridere. Io da solo non decido niente, porto delle proposte come fanno anche gli assessori e poi ci si confronta in giunta. Quella di Gennaccaro è stata un’uscita politica, diciamocelo.

Capitolo comunali 2020, le fa paura la Lega?

Gli avversari in politica non fanno mai paura perché sono portatori di idee o di idealità. Di idealità non ne vedo, di idee diverse dalle mie sicuramente, ma la Lega punta solo su un tema, l’insicurezza. L’accordo con la Provincia sulla grande viabilità, sono queste le cose che fanno bene alla città. Ci saranno investimenti del valore di 250 milioni di euro per il progetto della circonvallazione, con la galleria di Monte Tondo, il sottopasso di ponte Roma, l’intervento in via Einstein, e poi ci sono i contributi che abbiamo ottenuto per l’allargamento e la sistemazione di viale Druso, oltre che il 50% al netto del contributo dello Stato per il tram. L’ampliamento della rete di teleriscaldamento con una centrale unica, presso l’inceneritore, gestita da Alperia, che permette di risparmiare e di inquinare meno. E poi c'è Edyna che sta potenziando tutta la rete di distribuzione dell’energia elettrica. Insomma: abbiamo una città con delle infrastrutture vecchie di 60 anni, siamo aumentati di 30mila abitanti e quindi se vogliamo una Bolzano all’altezza dei tempi che corrono dobbiamo garantirle insediamenti economici, attrattività e occupazione. E io ho sempre detto che se mi trovassi a fare il sindaco di una città che vuole gestire il proprio declino lascerei il posto a un altro, se invece devo garantire lo sviluppo di Bolzano allora ci sto. Con gli accordi che abbiamo fatto insieme alla Provincia, e alle società Alperia ed Edyna, avremo in tutto, esclusa la parte spettante al Comune, quasi 350 milioni di euro per la città, una cosa che non era mai successa negli ultimi vent’anni. Le infrastrutture costano, e noi quei milioni li abbiamo trovati.

Abbiamo una città con delle infrastrutture vecchie di 60 anni, siamo aumentati di 30mila abitanti e quindi se vogliamo una Bolzano all’altezza dei tempi che corrono dobbiamo garantirle insediamenti economici, attrattività e occupazione. Avremo 350 milioni di euro per la città, una cosa che non era mai successa negli ultimi vent’anni. Le infrastrutture costano, e noi quei milioni li abbiamo trovati.

Un motivo in più per mantenere saldi i rapporti con la Svp. Il partito ha già fatto sapere che, casomai si arrivasse a replicare l’alleanza provinciale anche in Comune, si potrebbe fare accordandosi esclusivamente con la Lega, senza le altre forze del centrodestra. Già questa condizione le fa gioco.

Premesso che non ce la vedo la Svp ad allearsi con la destra di Urzì, la Lega da sola non ha i numeri per arrivare al ballottaggio, anche se in politica non si può mai dire. Sicuramente il Carroccio aumenterà i consensi rispetto al 2016 ma ora che non è più al governo spero che i cittadini scelgano di votare altro. Parliamoci chiaro, in consiglio comunale l’unica cosa che ha fatto la Lega è stata presentare una trentina di mozioni, una volta su Tizio che urlava in mezzo alla strada, una volta su Caio l’ubriaco molesto. Che poi sono questioni che rientrano nella sfera dell’ordine pubblico, e ricordo che i decreti di espulsioni non li firma il sindaco. Non è che i leghisti abbiano la bacchetta magica per risolvere certe situazioni, basta andare in Veneto dove è facile leggere sui giornali di rapine, scippi, ruberie in chiesa, e mi vengono a parlare di Bolzano? Il “monotematismo” leghista avrà anche i suoi effetti, ma io non ho mai visto finora una proposta da parte loro che vada in direzione dello sviluppo della città. 

Nel quadro delle alleanze con l’eventuale appoggio della Svp al secondo turno l’antitetico Team K è escluso in partenza evidentemente?

Non l’ho escluso, Köllensperger è una persona preparata, penso che sulle grandi sfide della città ci possa essere una convergenza. Ma quello che spero è di poter riproporre la coalizione attuale, Pd, Svp, Verdi e la mia lista sui nomi però preferisco mantenere ancora il riserbo, sono prudente. 

In consiglio comunale l’unica cosa che ha fatto la Lega è stata presentare una trentina di mozioni, una volta su Tizio che urlava in mezzo alla strada, una volta su Caio l’ubriaco molesto, mai nulla però sullo sviluppo della città.

Nel Pd però non c’è stata una convergenza unanime sul suo nome, è così?

Bisognerebbe chiederlo a loro ma se hanno qualcuno da proporre, se preferiscono candidare un altro che lo dicano, finora non mi pare sia venuto fuori alcun nome.

I mal di pancia dei Verdi invece sono curabili?

Ognuno all’interno di una coalizione, visto che esistono sensibilità diverse, prima o poi dovrà digerire un boccone amaro, lo abbiamo fatto tutti. Il dato importante è che il 99% di tutte le delibere sono passate all’unanimità in giunta, questo vorrà pur dire qualcosa. Sono convinto che le differenze di vedute su alcune tematiche non precluderanno una nuova, eventuale, proficua collaborazione.

Fra i giovani c’è chi non ha gradito alcune sue iniziative, vedi le telecamere antispaccio fuori dalle scuole superiori, come risponde?

Il Ministero degli Interni ha messo a disposizione dei fondi per i Comuni e tutti ne hanno approfittato. In questo caso specifico si tratta di 7 telecamere all’esterno delle scuole, per una spesa complessiva di 91mila euro, e il Ministero ce ne rimborsa 43mila. Con la videosorveglianza si accorciano i tempi di identificazione dei malintenzionati e di indagine, le telecamere diventano un deterrente per le azioni criminose, sebbene, lo ribadisco, la realtà bolzanina sia molto tranquilla rispetto a quella di altre città italiane. Semplicemente, in accordo con la questura, abbiamo identificato un problema e ci siamo attivati per risolverlo. Anche i giovani dovrebbero essere contenti di girare in una città più sicura, con questo tipo di decisioni non vogliamo certo fare loro un dispetto.

Se il fine è impedire lo spaccio di stupefacenti non è ingenuo credere che la telecamera sia chissà quanto risolutiva in questo senso? Del resto si può trovare senza grandi difficoltà il modo di introdurre comunque la droga a scuola, non trova?

Quella allora diventa una competenza del preside e dei professori, abbiamo ancora un sistema educativo che dovrebbe prevenire certi fenomeni. 

La politica non può ripetersi all’infinito, non può fare grandi enunciazioni sulla grande viabilità e poi impantanarsi nell’immobilismo

Sbaglia chi la definisce un “conservatore burocrate”? 

A me “burocrate” non sembra una parolaccia, si agisce nell’ambito delle leggi per fare dei contratti che siano vincolanti per l’una e l’altra parte in causa. Ma alla base di questo ci sono delle scelte politiche. La politica però non può ripetersi all’infinito, non può fare grandi enunciazioni sulla grande viabilità e poi impantanarsi nell’immobilismo. La delibera sul tram risale a più di 8 anni fa, e non se ne è fatto nulla. C’è un problema? Bolzano è soffocata dall’inquinamento? Allora facciamo la scelta politica di alleggerire la città dalla morsa del traffico, come? Circonvallazione, viabilità e impedire che i pendolari prendano il mezzo privato, e per far questo dobbiamo offrire un’alternativa. Quanto tempo ci vuole? Quello che occorre. Governare una città prevede un senso non di potere ma di responsabilità. Se Bolzano era ferma, se per anni non si è fatto niente, è perché evidentemente non c’era una capacità progettuale o una scelta politica unitaria nel proporsi e nel misurarsi con la Provincia, ora lo abbiamo fatto, con progetti dettagliati, studiati. Si chiama serietà operativa. Non stiamo lì a “cincischiare”.

D’accordo, ma c’è qualcosa che non rifarebbe come sindaco?

Sarò immodesto, perché ci penso molto bene prima di prendere delle decisioni insieme ai miei, ma posso dire che rifarei tutto, è anche per questo che mi ricandido, pensavo di fare più in fretta e ora voglio finire quello che ho iniziato. Penso anche all’areale ferroviario, un altro capitolo rimasto congelato troppo a lungo. È indubbiamente un progetto difficile, un campo minato, ma o si decide di farlo e si ha il coraggio e la tenacia di andare avanti o si rinuncia. Bisogna prendersi dei rischi per avere una Bolzano, competitiva, vivace, all’altezza dei prossimi impegni dell’economia, connessa con l’Europa. Quello che devo comunicare ai cittadini sono entusiasmo e fiducia nel futuro. E se qualcuno si preoccupa per la mia età, che stia tranquillo, io non mollo.

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Massimo Mollica Do., 10.10.2019 - 08:41

Da simpatizzante del PD quale sono dico che il PD localmente non esiste più.(e continuerà a non esistere finchè non si farà un congresso serio come fa la SVP).
Detto questo apprezzo molto questo sindaco perché i problemi li analizza e propone una soluzione. Mentre gli altri (Lega in primis) fanno solo slogan! Siccome mi sono rotto le scatole della politica fatta di slogan, mojito e social media (quindi da bar) invito il mio sindaco, che appoggio!, ad andare per le strade a illustrare quello che ha fatto e quello che intende fare per il futuro. Riportiamo la politica in primo piano, quella che risolve i problemi della gente. Lasciamo tutto i resto ai meschini.

Do., 10.10.2019 - 08:41 Permalink