“Lo zimbello dell’anno”
“Il comico Beppe Grillo mostra tutte le sue capacità di far divertire la gente”
E’ un Herbert Dorfmann sarcastico all’inverosimile quello che stamattina ha affidato ai social, nella doppia versione tedesca e italiana, la sua valutazione sulla défaillance del leader del Movimento 5 Stelle. Che nel giro di 24 ore è riuscito a gettare nel caos il Movimento da lui fondato, proponendo prima l’adesione nel parlamento europeo al gruppo liberale e poi venendo rigettato dal medesimo schieramento.
Dorfmann affonda i colpi nella sua presa di posizione affermando senza mezzi termini che l’accordo segreto con il presidente del gruppo dei Liberali Guy Verhofstadt (candidato alla presidenza del parlamento europeo) sarebbe servito al Movimento 5 Stelle per “spartirsi soldi, poltrone e poltroncine”.
Il deputato europeo dice di considerare tutto sommato una questione secondaria “il fatto che i grillini passino dalla frazione dei più euroscettici alla frazione dei più europeisti”.
Per Dorfmann infatti è ancora più paradossale il fatto che Grillo faccia finta di “appellarsi alla democrazia diretta lasciando votare i suoi membri su un accordo che è già stato stipulato dietro le quinte”. “Sfortunatamente il giorno successivo l’accordo segreto è stato pubblicato”, aggiunge il parlamentare europeo della SVP. Osservando senza mezzi termini che “tutto il resto è una serie di figuracce imbarazzanti”.
Dorfmann nello specifico fa riferimento alle dichiarazioni del leader del Movimento 5 Stelle dopo la debacle a Bruxelles. Secondo il quale il Movimento da lui fondato sarebbe stato “fermato dall’establishment”.
Per concludere il suo post ironico su Facebook, Dorfmann sceglie dunque di utilizzare una metafora che ha le sue radici nei manuali di storia.
“Tutto questo mi fa pensare a una città che si trova alcuni chilometri più a sud di Bruxelles: Waterloo”