Merano ribelle
Sul decreto sicurezza, convertito in legge a fine novembre, Merano fa sul serio. Il Comune, come noto, si è da subito schierato, a differenza di quello bolzanino, con le altre città italiane che hanno manifestato forte dissenso contro il provvedimento fortemente voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. Ora la consigliera comunale Francesca Schir (gruppo misto), con il sostegno di Kurt Duschek (gruppo misto) e David Augscheller (SEL), ha una nuova idea. Una proposta di deliberazione per l’istituzione dell’albo per l’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo.
Tutto è cominciato, lo ricordiamo, con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che ha dato ordine di congelare l’applicazione di una parte del decreto Salvini ovvero quella che nega la possibilità di iscriversi all’anagrafe, e quindi di ottenere la residenza, a chi possiede un permesso di soggiorno. Una misura che “si pone in piena violazione dell’articolo 26 della Convenzione di Ginevra e comporta una grave limitazione al godimento di quei diritti che la nostra Carta Costituzionale individua come diritti fondamentali. L’iscrizione all’anagrafe, infatti, rimane lo strumento tramite il quale si consente ai poteri pubblici di pianificare i servizi da erogare alla popolazione; inoltre essa è da sempre presupposto per l’accesso ad altri diritti sociali e civili, come l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale; l’accesso all’assistenza sociale e concessione di eventuali sussidi previsti dagli enti locali”, si legge nel testo della proposta di Schir.
“Attraverso l'istituzione di un albo ad hoc - spiega la consigliera comunale - i richiedenti asilo, ovvero coloro che hanno più bisogno di sostegno, avrebbero il diritto di chiedere la residenza, potendo accedere, di conseguenza, ai servizi basilari”. Sostiene Schir che Merano, dati i precedenti di altri comuni, può istituire l’albo e “garantire ai richiedenti asilo l’iscrizione anagrafica, basandosi sulla forza della ragione, della solidarietà e, soprattutto, sulla forza del Diritto, dando inizio ad una battaglia per la giustizia e la dignità di tutte e tutti”. La proposta, riferisce infine Schir, verrà discussa nella prima seduta utile del consiglio comunale, presumibilmente il 12 febbraio, forse prima.