Alpini: Trento 2018 come Bolzano 2012?
Nel 2018 saranno cento anni che Trentino ed Alto Adige/Südtirol condividono la buona e la cattiva sorte con il Regno d'Italia prima e la Repubblica italiana poi. L'adunata degli alpini che si terrà a Trento nel maggio del 2018, annunciata domenica e subito foriera di polemiche, va vista in questo senso: ricordare quel momento di passaggio per la storia della nostra regione.
Il precedente dell'adunata di Bolzano nel 2012 va richiamato proprio per far capire la natura dell'evento. Sicuramente per la maggior parte delle penne nere l'adunata non è un momento per veicolare ideali nazionalistici e patriottici. Ma è una splendida festa, un riscoprirsi comunità, un momento di vera amicizia. Con quelli, sempre meno, che la guerra l'hanno combattuta veramente. E chi ha messo il cappello per 12 o 18 mesi durante il servizio militare.
Per chi il cappello non l'ha mai messo, come me, alpini vuol dire nel passato libri di ricordi sulle esperienze di famigliari e amici durante la naja. Nel presente invece promozione sociale: dalla cucina per eventi comunitari alla raccolta di prodotti per i bisognosi nella giornata del banco alimentare fino al supporto alla Protezione civile durante le calamità. Le polemiche contro l'adunata a Trento nel 2018 vengono dall'Heimatbund, che ha fatto notare come
«la manifestazione non può coincidere con l’anniversario della fine della Grande Guerra. Questa scelta è stata criticata da molti in Trentino e ha sollevato altrettanto sdegno in Alto Adige. Per gran parte della popolazione viene letta come un’autentica provocazione. Il 4 novembre 1918 – ricorda l'associazione - segna la fine del primo conflitto mondiale, ma anche l’uscita dall’Italia dalla tradizione del Risorgimento e l’entrata nelle politiche delle conquiste nazionalistiche. L’entrata delle truppe a Trento venne vista come un atto di conquista di stampo imperialistico. Far arrivare di nuovo gli alpini 100 anni dopo questi fatti tragici vuol dire dividere di nuovo la popolazione e fomentare le tensioni. Rossi accolga il nostro appello e scelga una data che sia meno imbarazzante».
Maurizio Pinamonti, presidente dell'Ana del Trentino, non indietreggia di un millimetro. L'adunata a Trento nel 2018 si farà. Nei commenti sui social dei trentini più vicini all'Heimatbund si sottolinea come la scelta possa avere una motivazione elettorale (a ottobre 2018 si vota per le Provinciali). Ma certamente c'è anche una motivazione turistica, visto il fiume di persone che graviterà su Trento in quel periodo.
Fra tre anni probabilmente non saranno tanto le schermaglie vintage tra 'taliani ed austriacanti a caratterizzare il dibattito pubblico, ma il fatto che le nostre autonomie avranno un bilancio inferiore del 20-30% rispetto a quello attuale. E per quello non ci saranno né re né kaiser che tenga.