Kultur | architettura

Le forme di Ronca

La messa sotto tutela della chiesa bolzanina di San Pio X riaccende i riflettori sull'architetto Armando Ronca. Suo anche l'ex cinema Corso abbattuto da Tosolini.
opere di armando ronca
Foto: AA.VV

La messa sotto tutela della chiesa bolzanina San Pio X tra via Resia e via Barletta riaccende i riflettori sull'architetto Armando Ronca. Nel corso della sua carriera il grande professionista, scomparso a Bolzano nel 1970, ha saputo plasmare il volto di numerose opere del capoluogo, importando un linguaggio nuovo nel periodo compreso tra il dopoguerra e il boom economico. Suo il disegno del Palazzo del Turismo, terminato nel 1940, (dal 1947 Cinema Corso) demolito dal costruttore Pietro Tosolini nel 1988 per fare spazio a uffici. Sua anche la famosa torre Ina all'incrocio tra via Sassari e via Parma (primo edificio a sinistra nella foto di apertura) inserita nel percorso Bolzanism Museum.

 

Ma la sua opera più importante è sicuramente la chiesa di San Pio X, che ora sarà posta sotto tutela storico-artistica, dopo il decreto emesso dall’Ufficio Monumenti della Provincia autonoma di Bolzano. “Si tratta di un'icona architettonica della città che in tutti questi anni ha ricevuto troppa poca attenzione – sottolinea la conservatrice provinciale Karin Dalla Torre - personalmente la ritengo l'opera più importante di Ronca, mostrando quel carattere di architettura moderna che rappresenta l’ultima parte della sua opera: essa riprende fedelmente alcuni aspetti peculiari dell’architettura di Le Corbusier, tipica della cappella di Notre-Dame du Haut di Ronchamp, in Francia.

 

L’assessora provinciale Maria Hochgruber Kuenzer esprime soddisfazione nel constatare che sempre più edifici del patrimonio architettonico del XX secolo vengano posti sotto tutela storico-artistica. “L'indimenticabile cappella di Notre-Dame du Haut si è posata sul prato come una bianca colomba di pace nella cittadina francese di Ronchamp, vicino a Belfort, a metà degli anni Cinquanta. Chi avrebbe mai pensato che i fili sottili di questa architettura, con il suo cemento a vista, sarebbero arrivati fino a Bolzano, dove sorge una sorella della colomba sita Oltralpe?" – sottolinea l’assessora Kuenzer. L'autonomia altoatesina – prosegue - consiste anche nel tessere relazioni a livello internazionale e nell'integrarle con le specificità delle tradizioni storico-locali.

"Armando Ronca, con la sua opera di valore quasi incalcolabile, ha avuto un ruolo significativo nel plasmare le città dell'Alto Adige, del Trentino e di Milano - sottolinea ancora Karin Dalla Torre - oltre all'imponente ampliamento dello stadio San Siro a Milano ha costruito scuole, alberghi e condomini a Bolzano e Merano, oltre a case vacanza in Val Gardena". Nell'ambito della strategia di tutela dell'architettura del XX secolo da parte dell’Ufficio monumenti della Provincia Autonoma di Bolzano, sono in fase di preparazione ulteriori ordinanze di conservazione per gli edifici progettati da Armando Ronca.

La Chiesa di San Pio X

La struttura in cemento armato, irregolare e a navata unica, della chiesa è caratterizzata da forme arrotondate in calcestruzzo e presenta su entrambi i lati longitudinali due elementi tondi aggettanti che formano all’interno altrettante nicchie. La superficie in calcestruzzo delle pareti esterne è segnata da strisce trasversali e sormontata da elementi di copertura a forma di vele. Lo spazio interno è compreso entro due alte pareti ricurve che si aprono arditamente ad ala verso l’esterno e da un’ampia parete di vetri colorati racchiusi entro una cornice minuta a formare una sorta di mosaico a nido d’ape. La zona d’ingresso, arretrata, si trova sotto una struttura cruciforme in calcestruzzo. Le due porte d’ingresso racchiudono all’interno una nicchia con una cappella illuminata a giorno. All’interno della chiesa, alla quale le superfici concave in calcestruzzo conferiscono un carattere di ventre mistico e contemplativo, l’architetto impiega le ombre, la luce e i colori del fronte vetrato come elementi di una composizione. Il pozzo di luce centrale, collocato al di sopra dell’ambito elevato dell’altare, immerge questo e la navata laterale in una luce naturale diffusa, incorniciata da una sottile catena di piccole aperture triangolari ricavate nelle pareti laterali.

 

La mostra nel 2017

Kunst Merano Arte dedicò al grande una mostra nel 2017 dal momento che i progetti realizzati in Alto Adige dall’architetto di origine veronese "ricoprono un ruolo di primo piano nell’urbanistica del secondo dopoguerra. Nel corso di quattro decenni di attività, Ronca ha realizzato innumerevoli edifici, la maggior parte dei quali collocati in Alto Adige, ma alcuni anche in Trentino, a Milano e in altre città italiane, ponendosi in linea con il linguaggio architettonico del proprio tempo. Con oltre 30 edifici Ronca ha letteralmente plasmato il volto di Bolzano e Merano". Questo il suo celebre progetto per l'ampliamento dello stadio di San Siro a Milano.