LAIVES E LE ELEZIONI PROVINCIALI E NON
Sulle pagine dei quotidiani, nella cronaca rosa ma anche sui grandi tabelloni ai lati delle strade, compaiono in questo periodo i volti dei candidati alle prossime elezioni provinciali e non solo quelle.
Tra questi la fanno da padrone i politici di Laives, tra cui il sindaco Bianchi, l'assessore comunale Borin e l'imprenditore Gazzini. Sull'onda del successo Meloniano gli uomini di destra tentano il salto di qualità che non è chiaro se faranno un favore a noi o solo a loro.
Di cosa sia assessore Borin l'ho saputo non molto tempo fa, ai tempi della conferenza del metereologo e ambientalista Luca Mercalli a San Giacomo, quando il suo volto insieme a quello del sindaco campeggiava sui manifesti.
Le elezioni non erano poi così lontane e una piccola pittata di verde non sarebbe stata male.
Non so se sia subentrato a qualche altro politico, sta di fatto che la sua presenza fino ad allora è stata tutt'altro che ingombrante....un fantasma a mio avviso sicuramente sensibile ai problemi della sostenibilità. Ha demandato ad altri le risposte ai quesiti posti dai suoi concittadini.
Ai tempi di quella conferenza scrissi un articolo al giornale e lo girai al sindaco, ai sui assessori e pure a qualche responsabile della provincia.
Ne abbiamo cosi' tanti che non si sa bene a chi rivolgersi. Molti però svolgono il lavoro di Ponzio Pilato o meglio non vedono, non sentono e non parlano.
Di cosa sto parlando? Di quello che accade da anni in fondo a via Olivetti nella zona industriale di San Giacomo.
Dopo varie proteste sono riuscito ad ottenere lo spostamento dei contenitori del riciclaggio che erano addossati al ruscello che scorre da quelle parti. Il Sig. Borin di questo era all'oscuro e mi sa pure dell' esistenza del ruscello e del mezzo biotopo più a monte.
Dai contenitori stracolmi al ruscello, il passo è breve e quanto non raccolto, finiva direttamente nel canale appena soffiava il vento. Se ci finiva una tanica al cherosene il risultato era un cadavere, quello di un airone che incautamente si cibava dei pescetti al veleno che nuotavano da quelle parti.
In quell'occasione ebbi il primo contatto con l'assessore Borin che mi garantì che aveva preso nota non solo di questo problema oramai risolto, ma del fatto che spesso i camionisti sostavano per il fine settimana più a monte e utilizzavano ( e utilizzano tutt'ora) lo stesso canale come discarica.
Oltre al canale, nel terreno privato dell'imprenditore Gazzini di cui sopra, le ruspe sono lì a tempo indeterminato che l'acqua della fu torbiera è lungi dall' essere stata assorbita.
Terreno irrinunciabile che produrrà non si quando quintali di mele al substato di porfido.
Nulla da eccepire riguardo alle scelte del privato ma che dire delle non scelte della provincia e dello stato che si preoccupa del sottosuolo solo se lì ci sono dei reperti archeologici? Questa visione crociana per cui la cultura umanistica è tutto e il resto non conta, oggi nell'antropocene dovrebbe essere superata. Ma come disse qualcuno il bla, bla e ancora bla, bla è sempre di moda.
La torba sta sopra ma anche sotto e ci vogliono migliaia di anni per costruire quel tipo di terreno oggi sempre più raro. Per trovare le ultime torbiere nella bassa atesina bisogna salire su Monte Corno dove gli interessi economici sono pari a zero.
Nella fertile campagna adibita a monocultura nessuno mette bocca. Chissà perchè?
Tornando al ruscelletto- discarica proposi l'installazione di una rete metallica e più semplicemente di disporre di un bidone per il non riciclabile, che la teoria del montanaro, per cui ognuno riporta a casa le proprie immondizie è lungi dall' essere rispettata. E poi la zona industriale è a soli 250 metri sul livello del mare e la montagna sta molto più in sù.
A quanto pare gli uomini pratici di Laives non ci arrivano e quindi si candidano per le provinciali.
Scopersi successivamente che l'assessore di cui sopra era pure responsabile per lo sport.
Scrissi più volte agli organi competenti che le strutture sportive per gli adolescenti sono inesistenti e mi riferisco in particolare a San Giacomo e quelle esistenti sono di fatto trascurate e qui mi riferisco al campo da pallacanestro di via Marconi a Laives.
A novembre 2022 fotografie alla mano, scrissi a riguardo al vicesindaco Seppi che presumo abbia tirato i remi in barca perchè giustamente non era quello di cui si doveva occupare e non ebbi alcuna risposta.
Questa primavera scrissi ad una collaboratrice del Borin che girò la mail all'assessore che girò la mail al responsabile della manutenzione che rispose che del vecchio ( i canestri e tabelloni deperiti sono ovviamente vecchi) lui non si occupava e che premuroso girò a sua volta la mail al cantiere comunale.
Una catena di comando funzionale dunque, dove il cittadino è sicuro che le sue preoccupazioni saranno pure quelle di chi amministra il comune. Allegai due foto con i costi delle reti da pallacanestro: 7 euro in nylon e 24 in metallo a prova di bomba.
Ad oggi nulla è stato fatto. Ma diamine ci sono le elezioni!!!!!
E a San Giacomo che succede?
Stesso articolo con successiva risposta del sindaco che allora disse che era in trattative con il parroco che dimostrava una estrema disponibilità nella gestione del campo da calcio recintato con il filo spinato posto dietro alla chiesa.
Chi passa oggi da quelle parti scopre che tutto è rimasto come prima e l'accordo è lettera morta.
Il sindaco offeso disse allora che lì a pochi metri c'era il campetto da calcio protetto da una rete.
Prima osservazione: quello era nato come campo da pallavolo che magari con due canestri sarebbe diventato bifunzionale.
Seconda osservazione: logica vuole che due campetti da calcio adiacenti non servano a nulla.
E dunque avanti con la burocrazia...aspettando il nuovo sindaco.
Notizia di oggi sulle gang giovanili: in Italia quest'anno ci sono state 37.000 denunce che riguardano i minori. Laives ne può vantare anche lei qualcuna che sotto casa, mi hanno sfondato i vetri del portone.
Che fanno allora i politici ansiosi e preoccupati: Salvini vuole ficcarli dietro le sbarre che vista la situazione carceraria è come garantirsi la recidiva.
Il governatore dell'A.A. piangeva il morto l'anno scorso dopo la visita di non so più quale carica istituzionale, riguardo alla situazione del carcere di Bolzano inadeguato da mezzo secolo e forse più.
Parole sue, ha incassato 4,5 miliardi da Roma che dunque destra o sinistra al potere nazionale non ci fa più caso; li ha spesi tutti per opere necessarie alla comunità o alcune decine di milioni di euro sono andate in funivia a bosco perduto?
E gli amministratori comunali per i ciovani e meno ciovani che fanno? Piazzano scivoli e altalene lì dove nascono interi quartieri con grattacieli al seguito e candidano alle provinciali.
In zona Amonn a San Giacomo lo spazio verde è un pugno di terra. Parola del sindaco doveva essere fuso con quello adiacente all'asilo. Chi ci crede? Il primo è privato...chi da l'acqua alle piante?
Per concludere è del 6 agosto l'articolo apparso sull'Alto Adige dove nella variazione di bilancio compaiono 70.000 più 100.000 euro per sistemare i parchi giochi vecchi e nuovi di Laives e dipendenze.
Suvvia impegnamo parte di tutto questo denaro prima del 22 ottobre che qualcuno si accorgerà dell'opera di questa amministrazione ormai ex comunale.