Politik | Immigrazione

Fino a prova contraria

Destra tedesca e Lega contro la manifestazione dei musulmani di sabato scorso. Vettori: “dovevano farsi capire”. Voci anche su presunte molestie a Bolzano a Capodanno.

Sabato scorso (9 gennaio), come noto, per le strade di Bolzano hanno sfilato centinaia di cittadini di origine pakistana, una manifestazione che si è svolta senza incidenti di percorso. Un’occasione ghiotta, tuttavia, per le sentinelle della Lega - il video del corteo è stato condiviso su Facebook anche dal leader maximo Matteo Salvini - che in un altisonante comunicato hanno parlato di una “manifestazione di matrice islamista svolta totalmente in lingua araba, quindi incomprensibile alla cittadinanza  di Bolzano ed alle forze dell'ordine, in totale sfregio del rispetto  della cultura e del paese ospitante. Come Lega Nord ricordiamo che le  manifestazioni islamiche, seppur di contenuto religioso, equivalgono a vere e proprie manifestazioni politiche e di 'conquista' del territorio”.

Se non fosse che i partecipanti non parlavano l’arabo e facevano peraltro parte di una “setta minoritaria”, simile, per fare un paragone con il cristianesimo, ai Testimoni di Geova. Pacifisti, dunque, colpevoli di non aver scritto in “caratteri sufficientemente leggibili la volontà di esprimere il loro messaggio ma piuttosto schiamazzando per le vie della città. Questa non è integrazione, la manifestazione sarebbe dovuta essere condotta in italiano o in tedesco, in modo da essere comprensibile a tutti ed evitare equivoci”, attacca Carlo Vettori, candidato sindaco del partito del Carroccio. Posizione condivisa anche dall’alfiere di BürgerUnion Andreas Pöder: „Meinungs- und Demonstrationsfreiheit impliziert, dass wenigstens eine der landesüblichen Sprachen verwendet wird um der Bevölkerung und auch den Ordnungskräften wenigstens die Chance zu geben, den Inhalt der Demonstration zu verstehen“. Una provocazione, quella di sabato, secondo Sigmar Stocker (Freiheitlichen), già in pole position con un’interrogazione da recapitare alla Provincia. 


                                            Foto © Alto Adige

Recentemente, è opportuno ricordare, i leghisti avevano inoltre denunciato l’esistenza di un video che testimonierebbe un giro di spaccio di droga all’interno dell’Hotel Alpi dove attualmente vengono ospitati alcuni profughi. Video che si troverebbe nelle mani dei carabinieri ma di cui di fatto ancora non si ha traccia. Nel frattempo sulla pagina Facebook del Comitato di cittadini per la sicurezza di Bolzano, amministrata fra gli altri anche da alcuni leghisti, spunta un altro post: “Bolzano come Colonia? Stanno girando voci su palpeggiamenti ai danni di ragazze in piazza Walther a Bolzano durante la notte di capodanno da parte di stranieri, come già più volte capitato in altri luoghi della città. Avete segnalazioni dirette in merito? Segnalatecele con messaggi privati e naturalmente invitiamo a contattare le forze dell'ordine. Grazie”. “Le voci le ho sentite anch’io, è una questione che non può passare inosservata”, avverte Vettori.

Sono le risposte montate a neve, “di pancia”, verosimilmente avvilenti, in quanto, come dimostrano le ultime vicissitudini, spesso infondate, eppure - Salvini docet - redditizie. Il punto è che del tema dei profughi, al momento, parla (con i toni consueti) solo la Lega, abile maneggiatrice dello stereotipo secondo il quale lo "straniero" è assurto a capro espiatorio esemplare. Sarebbe forse ora che anche dai ranghi della sinistra venissero idee chiare e progetti concreti sulle politiche di immigrazione, oltre la retorica stucchevole e i paraboloni enfatici. Il rischio, altrimenti, è di fare campagna elettorale per gli instancabili leghisti e la loro costante propaganda isolazionista.

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gorgias Do., 14.01.2016 - 12:06

Ich sehe diese Veranstaltung als ein Zeichen einer stückweiten Integration. Wenn aktiv auf demokratische und rechtsstaatliche Mittel zurückgegriffen wird, sehe ich als ein positives Zeichen.

Wünschenswert wäre meiner aber Meinung, dass sie sich in einer für die Mehrheit der Bevölkerung verständlichen Sprache zurückgreifen würden. Man braucht keinen Sprachkurs, um zumindest einzelne Parolen auf deutsch oder italiensich zu skandieren. Das entwertet für mich aber nicht die positiven Aspekte.

Do., 14.01.2016 - 12:06 Permalink