Gesellschaft | La polemica

Vaccini, la (non) conversione di Grillo

Monta la rabbia dei no-vax, il fondatore dei 5 stelle firma il patto per la scienza di Burioni. Il consigliere provinciale Nicolini minimizza: “Nessuna svolta”.
Grillo-Burioni
Foto: upi

“Traditore”, “voltafaccia”, sono solo alcuni degli epiteti che lo zoccolo duro degli attivisti M5s ha affibbiato in queste ore a Beppe Grillo. Il motivo: la firma del garante del Movimento in calce al patto trasversale per la scienza, un appello promosso dal virologo Roberto Burioni e sottoscritto fra gli altri anche dall’ex premier Pd Matteo Renzi, dal direttore tel TgLa7 Enrico Mentana e dalla co-presidente dell’Associazione Coscioni Mina Welby. Il “manifesto” si rivolge alle forze politiche che si impegnano a:

 

  • sostenere la Scienza come valore universale di progresso dell’umanità, che non ha alcun colore politico, e che ha lo scopo di aumentare la conoscenza umana e migliorare la qualità di vita dei nostri simili;
  • a non sostenere o tollerare in alcun modo forme di pseudoscienza e/o di pseudomedicina che mettono a repentaglio la salute pubblica come il negazionismo dell’AIDS, l’anti-vaccinismo, le terapie non basate sulle prove scientifiche, ecc…;
  • a governare e legiferare in modo tale da fermare l’operato di quegli pseudoscienziati, che, con affermazioni non-dimostrate e allarmiste, creano paure ingiustificate tra la popolazione nei confronti di presidi terapeutici validati dall’evidenza scientifica e medica; 
  • a implementare programmi capillari d’informazione sulla Scienza per la popolazione, a partire dalla scuola dell’obbligo, e coinvolgendo media, divulgatori, comunicatori, e ogni categoria di professionisti della ricerca e della sanità;
  • ad assicurare alla Scienza adeguati finanziamenti pubblici, a partire da un immediato raddoppio dei fondi ministeriali per la ricerca biomedica di base.

 

La gogna social questa volta ha colpito lo stesso Grillo, ampiamente criticato da una parte della base del M5s che ha visto nel gesto del fondatore del Movimento un affronto imperdonabile sul tema vaccini. “Sei l’artefice del più bieco e vile comportamento umano il tradimento, grazie per esserti rivelato questa è la fine politica tua e dei 5 stelle”; “Stavolta il vaffanculo è tutto per te. E vedrai quello che ti riserveranno gli elettori…”; “Siete vergognosi, mai una posizione promessa e mantenuta... Tap, vaccini, trivellazioni, banche! quanti voti perderete, non ne avete idea! farete la fine di Renzi!”, è il tenore del fiume di commenti che si rincorrono su Facebook. 

 

 

Voce fuori dal coro, a livello locale, quella di Diego Nicolini secondo cui la mossa del leader non deve cogliere di sorpresa: “Credo che Beppe Grillo abbia detto quello che la maggior parte della gente di buon senso convenga - dichiara il consigliere provinciale pentastellato -. Non si tratta di nessuna svolta, a parte negli occhi dei soliti detrattori: se si leggeva il nostro programma elettorale delle politiche e seguendo negli anni quello che era il blog si poteva comprendere che non vi era traccia di teorie no-vax. Anche la linea del ministro Grillo è sempre stata quella di mantenere l’obbligo, anche se con l’idea di modificare l’impianto sanzionatorio”. 

 

Dopo la bufera di ieri un serata Grillo ha pubblicato sul suo blog alcune precisazioni: “Davvero io posso essere No-Vax? Per credere seriamente ad una cosa del genere bisogna avere un tipo di mentalità da terrapiattista“. E ancora: “Io critico l’obbligatorietà dei vaccini che è questione politica; non i vaccini in sé, che quando sono sicuri ed efficaci rappresentano il frutto della scienza”.