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Con il Catanzaro serve la vittoria

Domani al Druso arriva la formazione calabrese, sesta in classifica. In attesa della punta, i tre punti sono fondamentali per continuare il percorso di crescita iniziato con l'arrivo di Castori. Assenti Casiraghi, Merkaj e Masiello. Il punto sul mercato.
Fabrizio Castori
Foto: Ufficio Stampa FCS / Foto Bordoni
  • Riparte la serie B dopo la sosta di fine anno e per il Südtirol, penultimo in classifica, a due punti dalla zona playout e a cinque dalla salvezza diretta, l’ostacolo di domani (domenica 12 gennaio, fischio d’inizio alle ore 15) atteso al Druso si chiama Catanzaro, sesto in classifica. 

    I biancorossi, che con mister Castori in panchina hanno ottenuto cinque punti in quattro gare, cercano un successo che significherebbe molto non solo per la classifica, ma anche per imprimere un giusta dose di fiducia per il raggiungimento dell’obiettivo permanenza in B. Il pari di Modena, avvenuto al termine di una gara scialba da parte dei biancorossi, soprattutto sul fronte offensivo, nonostante l’uomo in più per 45 minuti, ha lasciato un po’ di amaro in bocca alla truppa altoatesina, che comunque, piano piano sta migliorando in fase difensiva, dato che al Braglia c’è stato il secondo clean sheet da quanto è arrivato Castori (in precedenza, solo con il Cosenza, il Südtirol non aveva subito reti). Contro il Catanzaro, non ci saranno gli squalificati Casiraghi e Merkaj, oltre a Masiello e al lungodegente Tait che dovrebbe tornare a disposizione verso fine febbraio. Quasi scontata la conferma del 3-5-2 con Rover in avanti ad affiancare Odogwu. Nell’undici di partenza ci saranno probabilmente diverse novità, dopo l’arrivo di quattro nuovi elementi dal mercato.

  • Daniele Casiraghi, squalificato contro il Catanzaro Foto: Ufficio Stampa FCS / Foto Bordoni
  • Arrivi, partenze, trattative

    E chi è arrivato dalla finestra invernale? A parte il portiere Lamanna, già in rosa dalla Vigilia di Natale (era svincolato) il ds Bravo si è dato parecchio da fare fin dall’inizio del mercato ben deciso a rinforzare una squadra che nella prima parte di stagione ha mostrato parecchi limiti un po’ in tutte le zone del campo. E allora i nuovi volti portano il nome del difensore centrale albanese Veseli, giocatore di grande esperienza con 45 presenze nella nazionale del suo Paese; del 22enne centrocampista Pyyhtia, nelle intenzioni della società l’uomo che dovrà far crescere il gioco della squadra, in prestito dal Bologna. Di Luca Belardinelli, 24enne in prestito dall’Empoli già in biancorosso nella prima stagione in B. E poi un altro portiere, il lituano Adamonis dal Catania, anche lui in prestito. All’appello manca ancora un attaccante. Diversi i nomi in ballo da Gliozzi de Modena a Bonfanti del Pisa, da Strizzolo del Cosenza a Luperini del Catania. In uscita invece si attendono i trasferimenti dei portieri Drago e Theiner e di Ceppitelli, che ha deluso enormemente le aspettative. Potrebbero salutare anche Crespi e forse Arrigoni. Sembra invece rientrato il “mal di pancia” di Kurtic che, salvo colpi di scena, dovrebbe rimanere.

  • Gli avversari e le parole del mister

    Dopo il raggiungimento dei playoff con sconfitta in semifinale nella scorsa stagione, il Catanzaro si sta comportando molto bene anche quest’anno, con il suo sesto posto. Prima della sosta ha vinto di misura contro la Salernitana. In mezzo al campo gioca l’ex Pompetti.

    "La squadra sta crescendo in ogni aspetto. Stiamo lavorando su un calcio propositivo, veloce e verticale, che punta a mettere sotto pressione gli avversari. Mi aspetto ulteriori progressi, anche grazie al tempo che lavora a nostro favore. 

    Le assenze di Casiraghi e Merkaj pesano, ma non mi piace lamentarmi. Questo dà spazio a chi può dimostrare il proprio valore. I nuovi arrivi? Sono in buona condizione fisica e sicuramente utilizzabili, ma solo le partite daranno un vero riscontro. Kurtic, invece, è recuperato ed è una pedina chiave nel nostro piano. 

    Non mi piace creare confusione nei ruoli. Matteo Rover, ad esempio, lo vedo come attaccante. Certo, ci possono essere situazioni di emergenza, ma per me devono essere eccezioni e non la regola. La chiarezza nei ruoli è essenziale per dare fiducia al singolo giocatore e alla squadra.

    Stiamo intensificando il senso di appartenenza. Questo concetto va oltre il campo: coinvolge i tifosi e la città. La squadra deve trasmettere entusiasmo e dedizione, riportando l’energia che ha sempre contraddistinto il Südtirol