Umwelt | Montagna

Tires, ambientalisti contro il Tar

Avevano denunciato "l’abuso paesaggistico" delle stazioni della funivia Tires-Malga Frommer, ma il Tar aveva dato loro torto. Ora gli ambientalisti annunciano il ricorso al Consiglio di Stato: "Se non noi, chi altro può tutelare questo Bene comune?"
Funivia Tires-Malga Frommer
Foto: Seehauserfoto
  • La funivia di Tires - Malga Frommer torna sotto la lente d'ingrandimento degli ambientalisti. L'ultimo tassello della nota vicenda era stato messo lo scorso 3 dicembre, quando il TAR di Bolzano aveva ritenuto inammissibile il ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste e alpinistiche (Mountain Wilderness, Heimatpflegeverband, Dachverband für Natur und Umweltschutz, AVS e CAI Alto Adige) contro Provincia di Bolzano, Comuni di Tires e Nova Levante e società Tierser Seilbahn S.p.a. per l’ampliamento delle due stazioni a valle e a monte, in seguito alla scelta della società di dotare l’impianto di risalita di cabine panoramiche “cabrio”. Essendo ritenuto parte del sistema di trasporto integrato, la Giunta provinciale di Bolzano aveva concesso un contributo pubblico degno di nota, pari a 11 milioni di euro.

    Lette le motivazioni del Tar, gli ambientalisti avevano annunciato a SALTO che avrebbero presentato un ricorso al Consiglio di Stato, comunicato ufficialmente oggi, martedì 11 febbraio.
    Secondo la sentenza - scrivono gli ambientalisti in una nota congiunta - i volumi abusivamente realizzati non sarebbero “apprezzabili a colpo d’occhio”, e inoltre le Associazioni non avrebbero interesse a contestare l’abuso paesaggistico. Le Associazioni sostengono, al contrario, che un aumento di volume pari a 1000 metri cubi sia più che apprezzabile a colpo d’occhio, considerando che equivalgono a un palazzo di 10 metri di lato, alto 3 piani.  

     

    "Se questa sentenza del TAR non verrà riformata questo creerà un precedente e in Provincia di Bolzano non sarà più possibile opporsi ad altri abusi paesaggistici"


    "Essendo la protezione dell’ambiente e della natura un punto fondamentale del nostro statuto e della nostra missione, questa non può esserci negata in sede giudiziaria, proprio perché il paesaggio è un Bene comune, tutelato anche dalla Costituzione", affermano gli ambientalisti.
    Le Associazioni - si legge ancora nella nota - contestano la sentenza del TAR perché, se viene loro negato l’interesse a ricorrere contro gli abusi paesaggistici, chi altro può tutelare questo Bene così importante per la collettività? Se questa sentenza del TAR non verrà riformata - concludono - questo creerà un precedente e in Provincia di Bolzano non sarà più possibile opporsi ad altri abusi paesaggistici.
    Ora la palla, dunque, passa al Consiglio di Stato.