Schwazer, il mese più lungo
Per Alex Schwazer l’ultima speranza di partecipare alle prossime Olimpiadi di Tokyo è la Corte federale svizzera, dopo che, a fine aprile, l’Agenzia mondiale antidoping (Wada) e World Athletics (Federazione internazionale di atletica leggera), nonché la scorsa settimana anche il Tas, si sono pronunciati contro la sospensione della squalifica di 8 anni comminata nel 2016 al marciatore altoatesino per recidiva al doping. Come noto a febbraio l’azzurro è stato assolto dal Tribunale di Bolzano, un'ordinanza del gip Walter Pelino lo ha infatti scagionato dalle accuse di doping “per non aver commesso il fatto”.
Ora Wada e World Athletics hanno ottenuto dal Tribunale Federale di Losanna una proroga di 30 giorni, fino al 7 giugno, per entrare nel merito sulla richiesta di sospensione della squalifica avanzata da Schwazer, come apprende l’AGI da fonti del Tribunale elvetico. La Corte Federale svizzera è l’unico tribunale della giustizia ordinaria di fronte al quale è appellabile una sentenza sportiva del Tas. Per poter prendere parte ai Giochi Olimpici di Tokyo Schwazer deve disputare entro giugno una gara ufficiale di marcia per centrare il tempo limite di qualificazione. E le lancette corrono.