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I peggiori in italiano e matematica

Galateo e Gullotta evidenziano l'eccellenza in inglese per nascondere il più possibile i risultati INVALSI disastrosi nelle materie chiave in tutto il primo ciclo di istruzione. Siamo i fanilini di coda dalle elementari alle medie.
invalsi
Foto: invalsi
  • Sono almeno sei o sette anni che i risultati dei test Invalsi evidenziano gravi ritardi degli studenti delle scuole in lingua italiano in matematica e italiano. La Provincia in precedenza non li ha mai sbandierati ma neppure nascosti del tutto. Oggi, nel diffondere la notizia, si è spinta più in là del solito. Oltre a puntare sull’unico dato positivo, quello dell’apprendimento dell’inglese, ha infatti per la prima volta letteralmente nascosto la realtà in un modo imbarazzante. Come vedremo, siamo i PEGGIORI in Italia per tutto il primo ciclo scolastico. Non tra i peggiori. I peggiori. Ebbene, l’unica ragione per cui si arriva ad usare questi metodi comunicativi da autocrazia è che non si vuole ammettere pubblicamente che lo sproporzionato numero di ore di tedesco (e in tedesco) propinate “a pioggia” sulle scuole elementari danno questo "effetto collaterale". E il problema dei problemi è poi che sull'altro lato della medaglia, questa grave debacle in italiano e matematica non viene bilanciata – se non per una ristretta elite di bambini - da un apprendimento generalizzato ad un buon livello del tedesco. E' una medaglia con due lati "brutti". (Qui trovate un analisi molto accurata di Siefried Baur)

    Quindi, per l’assessore Galateo e il Sovrintendente Gullotta è meglio mettere tutto sotto il tappeto ancora di più di quanto non si sia fatto finora. I due hanno deciso di far scrivere nel comunicato stampa che “nonostante alcune difficoltà riscontrate nel primo ciclo d'istruzione, con esiti inferiori alla media nazionale, gli studenti mostrano nel confronto un miglioramento durante il percorso scolastico. Nella seconda classe primaria il 56% dei partecipanti ha raggiunto la fascia base in italiano e il 57% in matematica e anche negli altri gradi i risultati si attestano all’incirca su tali valori. Queste percentuali risultano inizialmente inferiori rispetto alla media nazionale, ma diventano uguali o superiori al termine del percorso scolastico (5° superiore): in italiano il valore è in linea con il dato nazionale (56%) e in matematica (54%) supera la media nazionale di 2 punti percentuali”.

  • Foto: invalsi

    Questa sintesi fatta dai responsabili della scuola altoatesina dovrebbe corrispondere ad esempio a quanto si legge nel rapporto per quanto riguarda il test di italiano in seconda seconda elementare. “Confrontando il punteggio medio conseguito da alunni e alunne di ogni singola regione o macro-area geografica rispetto all’intero Paese (figura 2.3.1.1), Marche, Abruzzo, Molise e Basilicata registrano un punteggio significativamente superiore (barre verdi)  mentre per provincia autonoma di Bolzano – lingua italiana – e Sicilia il punteggio medio è significativamente inferiore (barre rosse). Opppure: “La situazione di maggiore criticità si registra per la provincia autonoma di Bolzano – lingua italiana – in cui oltre il 40% degli alunni e delle alunne si posiziona in  fascia 1 e 2; altre criticità si riscontrano nelle regioni in cui tale quota si attesta tra il  30% e il 40% (Piemonte, Liguria, Lombardia, provincia autonoma di Trento, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia)”. Per l’Italano abbiamo un punteggio di 183 mentre la media nazionale è 191 e le eccellenze arrivano a 210. 

    Siamo nettamente i peggiori in italia anche per matematica. Leggiamo ancora dal rapporto:  “Confrontando il punteggio medio conseguito da alunni e alunne di ogni singola regione o macro-area geografica rispetto all’intero, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise registrano un punteggio significativamente superiore (barre verdi) mentre solo per la provincia autonoma di Bolzano – lingua italiana – il punteggio medio è significativamente inferiore (barre rosse). Le situazioni di maggiore criticità si registrano in Liguria, provincia autonoma di Bolzano – lingua italiana – e Sicilia, poiché oltre il 40% degli alunni e delle alunne si posiziona in fascia 1 e 2", 

    Senza andare troppo in dettaglio va detto che restiamo i peggiori  con gli stessi grandi distacchi anche nelle rilevazioni effettuate in quinta elementare (chi volesse approfondire può consultare il documento qui). La cosa inquietante è che Bolzano, rispetto all’anno precedente, per quanto riguarda l’Italiano è scesa di livello passando al livello 2, “sul limite dell’adeguatezza” assieme alla Regione Calabria. 

    Scorrendo i risultati della rilevazione si scopre che in effetti alla fine delle superiori i ragazzi che frequentano le scuole in lingua italiana arrivano ad avere risultati medi in italiano, ma solo se frequentano i licei. Negli istituti tecnici gli studenti non superano il livello 2, la fascia più bassa, in coabitazione con gli studenti tecnici di Lazio, Molise, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Per quanto riguarda la matematica alle superiori siamo “sul limite dell’adeguatezza” assieme alla Basilicata. Ma questi miglioramenti ottenuti nelle scuole superiori sono probabilmente legati al fatto che a livello di orario settimanale la situazione si normalizza con 4 ore di tedesco e si offrono piani orari simili al resto d’Italia. Ma questo, per Galateo e Gullotta, non si può dire. Bisogna continuare a fingere che il “tedesco a pioggia” crei studenti bilingui e che per tutto il primo ciclo scolastico otteniamo risultati nella norma in matematica e italiano. E invece otteniamo i risultati PEGGIORI.

Die Veröffentlichung der Daten für die deutsche Schule ist für Jahresende angekündigt worden. Überraschungen wird es kaum geben. Die deutsche Schule ist in Südtirol der italienischen Schule um Klassen überlegen, was wohl darauf beruht, dass die allgemeine Schulpflicht in Österreich (zuerst sechs, dann acht Jahre) 100 Jahre vor einer ähnlichen Schulpflicht in Italien (vier Jahre in den Städten und zwei Jahre am Land) eingeführt wurde. Die Italiener haben uns laut Inschrift am "Siegesdenkmal" Sprache und Kultur gebracht, wir haben ihnen dafür Lesen und Schreiben beigebracht, denn die Kulturbringer waren ja zum Großteil Analphabeten..

Fr., 12.07.2024 - 14:24 Permalink

Das stimmt jetzt auch nicht Herr Staffler. Wenn man es genau nimmt, dann breitete sich die Kultur in Europa historisch tatsächlich von Süden nach Norden aus. Und die Inschrift auf dem Siegesdenkmal bezieht sich ja auf diese goldene Epoche. Dass es in den 1920er Jahren wenig Anlass für so eine Behauptung gab, stimmt natürlich. Aber mit irgendwas musste man sich ja schmücken und die eigene Überhöhung war ein Stilmittel (wie man an Hitlerdeutschland erkennen konnte).

Sa., 13.07.2024 - 07:12 Permalink
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Salto User
nobody

Es sollte auch immer der Anteil an SchülerInnen mit Migrationshintergrund angegeben werden, um die Daten sinnvoll miteinander vergleichen zu können.

Fr., 12.07.2024 - 22:08 Permalink