Politik | Polemiche

“Si trama per la grazia”

Stagione delle bombe, Urzì: “La giunta Svp-Lega ammette una trattativa in atto a Roma per la grazia ai terroristi sudtirolesi, vogliamo saperne di più”.
Terrorismo
Foto: upi

Galeotta è stata una mozione di Myriam Atz Tammerle di Südtiroler Freiheit riguardante la concessione della grazia ai “Bravi ragazzi della Valle Aurina” rinviata ieri (10 ottobre) durante la seduta del consiglio provinciale. Il motivo: un pre-esistente accordo con la giunta in questo senso in relazione a un procedimento in atto. Istantanea è stata la reazione di Alessandro Urzì, consigliere di Fratelli d’Italia/L’Alto Adige nel cuore: “La giunta provinciale si è attivata presso il governo per sollecitarlo a creare le condizioni per concedere la grazia agli stragisti sudtirolesi, autori di omicidi efferati, vittime uomini in divisa, negli anni Sessanta - ha detto l’esponente di centrodestra -. E così mentre nel resto d’Italia si festeggia per la riconsegna alle patrie galere di un assassino come il comunista Cesare Battisti, in Alto Adige si trama per celebrare la grazia per i secessionisti che seminarono di bombe la provincia e uccisero uomini innocenti”. 

Il presidente Arno Kompatscher ha riferito di un nuovo incontro in merito alla concessione della grazia tra qualche settimana, chiedendo di sospendere per un altro mese la discussione del voto e si è detto disponibile a fornire informazioni, ma ha invitato a non derogare dall’ordine del giorno. “Non ho avuto soddisfazione, nessuna risposta mi è stata data”, è la replica di Urzì. “Rimane questa ombra circa l’impegno attivo del governo provinciale Svp/Lega su un fronte delicatissimo che guarda a quella stagione con sentimenti diversi: c’è chi come noi chiede che i colpevoli che mai hanno scontato un solo giorno di galera almeno rimangano a tutti gli effetti criminali latitanti, chi invece addirittura li definisce ‘combattenti per la libertà’”. Concedere la grazia, ha concluso il leader di L’Alto Adige nel cuore, “cancellerebbe in modo indolore per gli assassini una vicenda invece dolorosa sia in termini materiali che di vite umane perdute: la stagione delle bombe secessioniste in Alto Adige”.