Chronik | Violenza

Paolo Bertolucci aggredito nel cortile di casa sua

Il consigliere comunale Paolo Bertolucci (Fratelli d'Italia) è stato aggredito e picchiato da tre uomini mentre si trovava a casa.

Il fatto è avvenuto nel pomeriggio di ieri (10 dicembre). Paolo Bertolucci, consigliere comunale di Fratelli d'Italia, si trovava nei pressi del suo condominio situato in via Resia. Secondo quanto da lui stesso dichiarato, sarebbe intervenuto per rimproverare alcuni ragazzi che stavano lanciando petardi nel garage di un condominio. Una decisione che non è piaciuta ai genitori dei ragazzi, scesi infatti poco dopo per dare una lezione al consigliere. La colluttazione è stata immediata e Paolo Bertolucci ha riportato la peggio, rendendo necessario l'intervento dell'ambulanza e il successivo ricovero in ospedale.

Solidarietà a Paolo Bertolucci è stata espressa prontamente anche da esponenti politici non della sua parte. Scrive per esempio l'assessore Luigi Gallo (Rifondazione Comunista) sulla sua pagina facebook: “Massima solidarietà e auguri di pronta guarigione al consigliere comunale di Fratelli d'Italia Bertolucci aggredito oggi per futili motivi in via Resia. Un fatto inaccettabile, odioso. Mi auguro che le persone responsabili siano individuate e sanzionate duramente come è giusto che sia. Mi auguro che paghino per quello che hanno fatto in quanto persone individuali con nome e cognome. E mi auguro che nessuno usi questo odioso episodio per inaccettabili generalizzazioni”.

 

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Oskar Egger Mi., 11.12.2013 - 08:24

Mi permetto comunque una generalizzazione: se i fatti si fossero svolti come in descrizione, é successo l'id quod plerumque accidit, ossia ció che si osserva quotidianamente anche nell' ambito della pubblica istruzione. Una persona, ora presuppongo, con un certo coraggio civile, si oppone apertamente a delle azioni di evidente inciviltá. Quello che insomma gli antichi praticavano di consueto: l'educazione collettiva verso un comportamento di civile convivenza. Gli insegnanti ne sanno qualcosa sui rimproveri (e non solo) di genitori che soccorrono prontamente i loro rampolli, vittime di ingiuste misure o parole di disappunto. Penso che questa sia un occasione buona, e perció non deve passare inosservata, di far luce sulla mancanza di un valore collettivo, interesse di tutti, nell' educare chi ci segue, al fine di garantire una pacifica convivenza anche alla generazione futura, che io al momento, vedo alquanto compromessa.

Mi., 11.12.2013 - 08:24 Permalink