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“Lidia” è memoria viva

"Lidia" realizzato da Valentina Stecchi e edito in occasione del terzo anniversario della scomparsa di Lidia Menapace è un esempio di memoria attiva di cui c’è un grande bisogno, soprattutto in un momento storico e un clima politico come quello attuale.
valentina stecchi lidia menapace
Foto: Valentina Stecchi
  • Tra le tante iniziative di questi giorni, sono stata all’emozionante presentazione della graphic novel "Lidia" pubblicata recentemente dalla disegnatrice bolzanina Valentina Stecchi (qui l'intervista pubblicata di recente su SALTO). Ne ero incuriosita da quando ho saputo che sarebbe stato edito da People in occasione del terzo anniversario della scomparsa di Lidia Menapace. Incuriosita dalla scelta coraggiosa di affrontare temi complessi con la leggerezza, l’empatia e la delicatezza che tanto apprezzo nei lavori dell'artista. La mia aspettativa non è stata delusa: in questo fumetto Valentina Stecchi conferma di essere un’ottima narratrice, oltre ad essere una formidabile disegnatrice.

    La graphic novel ha come protagoniste la partigiana Lidia e l'artista Vale (alter ego di Valentina Stecchi) che in sogno si trovano a dialogare di Resistenza, guerra, femminismo e società. Le due imparano a conoscersi in uno scenario onirico dove ogni parola ed esperienza prendono forma in un paesaggio che si muove attorno a loro. Nel confronto nulla è dato per scontato e non manca l’ironia (a partire da Vale che, trovandosi improvvisamente davanti Lidia per prima cosa pensa: ”C’è Lidia Menapace – a casa mia – sul divano – e io non ho nemmeno passato l’aspirapolvere!). Una partecipante alla presentazione del libro, amica di Lidia Menapace, si congratula con Stecchi per essere riuscita a cogliere tanto bene sia l’ironia del linguaggio che le espressioni tipiche di Lidia. Nel pubblico c’è anche chi, avendo conosciuto Lidia Menapace da vicino, suppone che il fatto di essere diventata la protagonista di una graphic novel l’avrebbe divertita. 

  • Foto: Valentina Stecchi

    Le diverse fasi del percorso politico di Lidia Menapace sono costellate da una costante analisi e riflessione sulla situazione politica, economica, sociale e anche culturale, riversate in una miriade di scritti. A monte del libro che teniamo in mano c’è stato un grande lavoro di approfondimento che ha permesso a Stecchi di raccontare attraverso parole e immagini “l’immensa modernità e attualità di Lidia. I valori trasmessi nella sua vita pubblica, come anche nella sua vita privata”. L’abbinamento di narrazione e grafica riesce ad andare oltre al significato delle parole e raggiungere tutte e tutti. Come dice Guido Margheri (ANPI): “questa opera è un ponte fra le generazioni”.

    Per Stecchi è fondamentale l’aspetto della memoria attiva. Dal suo dialogo con la storica Alessandra Spada (Frauenarchiv/io delle Donne Bolzano-Bozen) emerge chiaramente l’importanza di valorizzare la memoria delle persone che abbiamo oggi perché la loro memoria non sparisca con loro. “Se non la prendiamo in mano adesso, la perdiamo”, dice Stecchi, augurandosi che la sua opera possa essere d’ispirazione per molte persone. Il pubblico conferma: di questa ispirazione, di questa memoria attiva c’è un grande bisogno, soprattutto in un momento storico e un clima politico come quello attuale. 

  • Idea regalo

    Ho fatto una piccola ricerca in ambito famigliare… “Lidia” è stato divorato con molto entusiasmo indipendentemente dalle generazioni. Lo consigliamo, quindi, come lettura avvincente a partire dai 10 anni. Un’idea regalo per il Natale? Ecco dove ordinarlo: LIDIA | People (peoplepub.it)