Politik | L'incontro

Cartoline da Vienna

Kompatscher e il cancelliere Kern discutono di Europa, populismo, autonomia, immigrazione. Il prefetto: “Assorbiti nell’assistenza statale i fuori quota dell’Alto Adige”.
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Foto: BKA/Andy Wenzel

Trasferta viennese quella di ieri (12 gennaio) per il governatore dell’Alto Adige Arno Kompatscher che nella capitale austriaca ha incontrato, per la prima volta in via ufficiale, il cancelliere Christian Kern, entrato in carica lo scorso maggio. Prima ancora il Landeshauptmann aveva fatto visita, in Municipio, al sindaco Michael Häupl (che nel 2013 ricevette il Grande Ordine di merito, la massima onorificenza della Provincia di Bolzano). Vari i temi toccati nel meeting con Kern, legati principalmente all'autonomia altoatesina e ai suoi possibili sviluppi, anche in seguito al fallimento del referendum costituzionale proposto dall’ex primo ministro Matteo Renzi. “Il cancelliere austriaco è molto bene informato sia per quanto riguarda la situazione locale, sia per quanto riguarda quella italiana”, ha spiegato Kompatscher. Si è discusso anche di Europa e del crescente fenomeno del populismo, ma soprattutto del tema dei profughi. A tal proposito Kern ha riconosciuto il rispetto da parte dell'Italia degli accordi presi nel corso del 2016 che hanno consentito di evitare l'introduzione di misure straordinarie di controllo al confine del Brennero. 

 

Di flussi migratori si è parlato ieri anche a Palazzo Ducale: il commissario del governo Elisabetta Margiacchi, ha fatto il punto della situazione in Alto Adige insieme al neo-questore di Bolzano Giuseppe Racca, l’assessore provinciale alle Politiche Sociali Martha Stocker insieme al fido direttore di ripartizione Luca Critelli, il segretario generale della Provincia Eros Magnago, l’assessore comunale alle politiche sociali del Comune di Bolzano Sandro Repetto, e il vicesindaco di Merano Andrea Rossi. Prosegue, secondo il prefetto Margiacchi, l’opera di alleggerimento delle presenze dei migranti dalla città di Bolzano verso altri comuni minori; confermata, inoltre, la necessità di continuare a perseguire il piano di delocalizzazione dei richiedenti protezione internazionale secondo il modello già avviato in accordo con la Provincia.

 

“La distribuzione territoriale dei migranti così come finora condivisa - ha sottolineato il Commissario del governo - si fonda in linea di massima su numeri di presenze già attuali in questa provincia: la tematica, peraltro, sarà anche affrontata nel corso del prossimo incontro della Conferenza Unificata Stato Regioni”. Margiacchi ha aggiunto che in sede locale, l’esigenza di implementare la distribuzione territoriale fra i comuni, previa condivisione con i sindaci, si colloca pienamente nel quadro strategico avviato da mesi e non prescinderà dalle sensibilità degli stessi e dalle caratteristiche del territorio. Rientrati nell’assistenza statale, ha assicurato Margiacchi, i richiedenti asilo definiti a suo tempo “fuori quota” aventi i requisiti previsti dalle norme vigenti. Ulteriori effettive presenze, si legge nella nota, saranno oggetto di attenta considerazione da parte del Commissariato del Governo.