Valdastico no grazie
Bolzano non giocherà la partita sulla Valdastico. Lo ha confermato oggi (12 marzo) il Landeshauptmann Arno Kompatscher rispondendo, nel corso della seduta del consiglio provinciale, a un’interrogazione dei Verdi.
Dal Veneto il governatore Luca Zaia, supportato dalla società di gestione dell’A31, preme per prolungare l’arteria autostradale fino a sfociare in Autobrennero. Le province di Trento e Bolzano, insieme alle associazioni ambientaliste tuttavia si sono sempre opposte a questo progetto. Il motivo: il traffico che dalle aree di Padova-Ferrara e Venezia-Udine si riverserebbe in un’A22 ormai satura, “bypassando tra l’altro l’interporto di Verona, decisivo per la politica di trasferimento su rotaia” sottolineano i consiglieri provinciali Riccardo Dello Sbarba, Brigitte Foppa e Hanspeter Staffler.
C’è però un nuovo fatto da considerare: in Trentino la neo-giunta provinciale ha recentemente espresso parere favorevole a un tracciato di 41 km con innesto in A22 al casello di Rovereto sud. Questa presa di posizione farà forse cambiare idea a Kompatscher sul caso Valdastico nord? Nemmeno per sogno. Le posizioni in merito sono diversificate da molti anni, risponde il governatore dell’Alto Adige sostenendo che non ci sarà un miglioramento del traffico neanche per il Trentino, mentre aumenterà il fiume di auto in A22.
Kompatscher precisa inoltre che non ci sono state decisioni definitive, anche perché la posizione di Roma e delle Province sono diverse. “Ho chiarito a tutti i livelli, anche nell’ambito del rapporto col ministro Toninelli, che non si tratta di una buona soluzione, e che il futuro è la rotaia” taglia corto il Presidente.
Soddisfatto Dello Sbarba che nota: “Si tratta di una dichiarazione rilevante tenuto conto che equivale a un no a Fugatti, Zaia e Lega a Roma”.