"Motivazioni capziose"

Le motivazioni addotte dalla Giunta Comunale di Merano nella deliberazione n.176 del 20/06/2023 per rigettare l’opposizione da noi presentata relativa alla richiesta di “stralcio dei percorsi storico-culturali e delle rogge e acque...” paiono alquanto capziose e lasciano perlomeno perplessi.
Dalla lettura della deliberazione della Giunta Comunale, se non mal-interpretata, si evince che lo stralcio non avrebbe alcun effetto in quanto i canali sarebbero tutelati in base all’art.2 comma a) delle Norme di Attuazione al Piano Paesaggistico del Comune di Merano, rientrando nelle zone di interesse paesaggistico. A questo punto è spontaneo chiedersi perché stralciare specificatamente le rogge e acque, specificando “nel cui novero rientrano i presenti canali”, dal piano paesaggistico se a loro dire sarebbero tutelate in senso lato, essendo comunque parte integrante del territorio comunale e delle zone paesaggistiche?
Secondo il dizionario Treccani, “Roggia è il nome con cui sono chiamati nell'Italia settentrionale (specialmente nella sua parte occidentale) i canali artificiali di non grande portata costruiti per dare acqua ai mulini, a piccole centrali elettriche, e per l'irrigazione”, quindi non include i canali di bonifica e fossi, tant’è che nella delibera della Giunta Comunale è esplicitato che rientrano nel termine generico di acque. Per la precisione in Alto Adige i Waalwege sono rogge.
Nella delibera viene sottolineato che finché lo stralcio non viene approvato dalla Giunta Provinciale i canali restano tutelati. Concetto ribadito dal Sindaco nel suo commento alla comunicazione dei Verdi/Gruene. Osservazione a dir poco lapalissiana. Infatti il Comune può avanzare una proposta alla Ripartizione Provinciale Natura, paesaggio e sviluppo del territorio, ma è la Giunta Provinciale che decide in merito.
Inoltre la Giunta Comunale non si perita di rispondere all’osservazione riguardante l’inutilità di un’ulteriore valutazione/accertamento, visto gli ampi studi già effettuati, presentati per iniziativa della stessa Giunta Comunale il 6/6/2023 a Sinigo dal Dott. Dessì, non chiarendo né tempistiche né modalità di valutazione né tanto meno i parametri valutativi, con il rischio che tale attività di valutazione vada alle calende greche.
Leggendo le varie deliberazioni riguardanti il piano paesaggistico, emesse a partire dal 2018 dagli enti coinvolti, CNPST (Commissione per la Natura, il Paesaggio e lo Sviluppo del Territorio della Provincia) e Comune di Merano vi sono alcuni elementi a mio avviso degni di interesse. Nella Norma di Attuazione, l’art. 8 recita “ I canali e i fossi (Wasserlaeufe e Graeben, da notare che nel testo italiano manca la traduzione dei due termini tedeschi) assumono come habitat acquatici e corridoi un’importante funzione paesaggistico-naturale. Sono vietati il riempimento e l’intubamento di essi (ad eccezione dei punti con sovrappassi)… “. Mi pare che questo articolo sia altrettanto vincolante in termini di tutela analogamente all’art.2 comma a) citato dal Sindaco, citando canali e fossi non solo come elemento del paesaggio, ma come habitat naturali. Nella deliberazione n.18/19-28.4 del 2/5/2019 del CNPST troviamo altri due elementi degni di nota: la richiesta da parte del Comitato di Quartiere di Sinigo, conscio della lor importanza di inserire i fossi della bonifica nella tutela, proposta approvata. Inoltre è interessante osservare che in generale le maggiori opposizioni alle proposte di tutela del territorio sono state avanzate dai contadini, per esempio lo stralcio del “dreckieger Giessen” rigettato n.18/19 e di altre zone.
Resta il fatto che le deliberazioni comunque non sono scritte per essere facilmente comprensibili a chi non sia addentro al forbito linguaggio della burocrazia e quindi per gran parte dei comuni cittadini, come il sottoscritto (questo ovviamente non è un aspetto negativo del solo Comune di Merano).
Ferma restando la completa legalità dell’operato della Giunta Comunale, un incontro del Sindaco e/o della Giunta Comunale con i firmatari dell’opposizione, avrebbe permesso uno scambio di opinioni e chiarito le motivazioni, nonché un esempio del sempre decantato coinvolgimento dei cittadini e conseguente trasparenza delle decisioni della Giunta Comunale.
Due dettagli a corollario: nella deliberazione il nomi di uno dei firmatari dell'opposizione è riportato storpiato (Taglieri al posto di Tiglieri) e ad oggi (11 luglio 2023) nessuna ufficiale comunicazione mi è pervenuta, nonostante sia scritto che il “Sindaco informa i firmatari entro 15 giorni della decisione presa”. Non proprio esempi di correttezza e accuratezza.