Il recupero energetico dei rifiuti
Il 26 gennaio 2017 è stata pubblicata la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato economico sociale europeo e al Comitato delle regioni dal titolo -in italiano- "Il ruolo della termovalorizzazione nell'economia circolare".
Alcuni giorni dopo il bollettino Notizie ED dell' 8 febbraio 2017, emesso dall'Ufficio per l'integrazione europea della Provincia autonoma di Bolzano, riporta in merito la seguente notizia:
"Recupero dei rifiuti
Il ruolo della termovalorizzazione nell'economia circolare
Lo scopo principale della presente comunicazione è garantire che il recupero di energia dai rifiuti nell’UE sostenga gli obiettivi del piano d’azione per l’economia circolare e sia pienamente coerente con la gerarchia dei rifiuti dell’UE. Inoltre, questa comunicazione esamina le possibilità di ottimizzare il ruolo dei processi di termovalorizzazione affinché contribuiscano al conseguimento degli obiettivi previsti dalla strategia dell’Unione dell’energia e dall’accordo di Parigi. Nel contempo, sottolineando l’importanza delle tecnologie comprovate per l’efficienza energetica, l’approccio ai processi di termovalorizzazione qui delineato intende fornire incentivi per l’innovazione e contribuire alla creazione di posti di lavoro di alta qualità."
Alcune parole sull'economia circolare
L'economia circolare, di cui l'imminente direttiva europea, prevede due macro circuiti che possono essere riassunti nel seguente grafico:
La gestione corretta dei rifiuti è un elemento cardine nell'economia circolare e dovrebbe rispettare i due cicli di riciclo, quello biologico e quello tecnologico. A livello superiore si colloca la riduzione e la preparazione al riuso dei rifiuti (priorità fissate nella direttiva sulla gestione corretta dei rifiuti).
Il recupero energetico non fa parte del concetto dell'economia circolare. Il titolo della Comunicazione sopra citata specifica infatti il possibile rapporto del recupero energetico dai rifiuti con l'economia circolare.
L'associazione Ambiente e Salute invita a leggere il documento originale della Comunicazione e a interpretarlo conformemente alle intenzioni degli autori. Se possibile consigliamo anche la lettura della Direttiva sui rifiuti del 2008.
Il titolo della Comunicazione
Titolo originale in inglese:
The role of waste-to-energy in the circular economy
Titolo in tedesco:
Der Beitrag der energetischen Verwertung von Abfällen zur Kreislaufwirtschaft
Titolo in italiano:
Il ruolo della termovalorizzazione nell'economia circolare
Leggendo il testo della Comunicazione e confrontandolo con il titolo si trova più corrispondenza del contenuto nei titoli in inglese e tedesco. A nostro parere il titolo in italiano dovrebbe essere "Il ruolo del recupero energetico dei rifiuti nell'economia circolare".
La Comunicazione riporta vari esempi di recupero d'energia contenuto nei rifiuti e non solo quello dell'incenerimento dei rifiuti negli inceneritori. Anzi, per sottolineare quale sia la gestione corretta dei rifiuti nell'economia circolare la Comunicazione mette in chiaro quali sono le priorità e quale ruolo subordinato potrebbe avere il recupero energetico.
La figura 1 tratta dalla Comunicazione mostra graficamente le priorità nella gestione dei rifiuti e parallelamente quali sono le possibilità di recupero energetico degli stessi.
Vediamo che l'incenerimento dei rifiuti si trova all'ultimo e penultimo livello delle priorità.
Questo perché energeticamente, ecologicamente ed economicamente la combustione dei rifiuti non è conveniente sia negli impianti con scarso recupero sia in quelli con forte recupero energetico. L'inceneritore non fa altro che distribuire per circa due terzi i rifiuti trattati nell'atmosfera e per la restante parte in discariche recuperando energia termica e in parte elettrica con un rendimento energetico molto basso.
L'eventuale trasformazione dei rifiuti in combustibili attraverso la pirolisi si collocherebbe poco al disotto del riciclo ma comunque al di sopra dell'incenerimento.
Il recupero energetico anaerobico da rifiuti organici, se il digesto è riciclato come fertilizzante, rappresenta invece un trattamento prioritario in quanto il materiale finale è riciclato come fertilizzante.
La gestione dei rifiuti in provincia di Bolzano
Per giudicare se la gestione dei rifiuti in provincia di Bolzano è corretta o meno si dovrebbero confrontare i reali flussi dei vari materiali che compongono i rifiuti con le priorità previste dalla direttiva europea sulla gestione dei rifiuti.
Purtroppo in provincia di Bolzano gli amministratori pubblici comunicano sempre solamente il tasso di differenziazione e mai il tasso di riciclo. Il tasso di riciclo, a differenza del tasso di differenziazione, darebbe l'indicazione se e quanto la gestione dei rifiuti in provincia di Bolzano si avvicina a una gestione corretta corrispondente ai principi della direttiva sui rifiuti e dell'economia circolare.
Limitarsi genericamente a dichiarare che sono stati raggiunti i valori minimi prescritti senza fornire dati precisi e puntuali non vuol dire rispettare le priorità.
Rimangono poi alcune domande riguardo alla gestione dei rifiuti in provincia di Bolzano:
Perché la parte di rifiuti organici dei rifiuti indifferenziati (ca. il 43% in peso dei rifiuti residui che vengono inceneriti in provincia di Bolzano) non viene riciclata con recupero energetico?
Perché sono stati spesi 140 milioni di euro per l'inceneritore e non è stato implementato il riciclo del rifiuto organico in impianti sufficientemente dimensionati?
Se già ora l'inceneritore non ha abbastanza rifiuti indifferenziati cosa rimarrebbe da incenerire con un aumento del riciclo?
Cosa importa avere un determinato tasso di differenziazione se poi una parte dei rifiuti differenziati viene incenerita (= recupero) per essere immessa nell'atmosfera e in discarica?
Perché il piano provinciale dei rifiuti non implementa una seria prevenzione, un efficiente riuso e un effettivo riciclo dei rifiuti?
Perché tutta la gestione dei rifiuti è orientata a "ottimizzare" l'inceneritore di Bolzano?
Ambiente e Salute
Marzo 2017