Gesellschaft | La nomina

La Asl ha un nuovo primario

Si tratta dell’oncologo Luca Calabrese, specialista in otorinolaringoiatria. Arriverà a Bolzano il prossimo gennaio. Schael: “Medico di grande esperienza”.
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Foto: Salto.bz

La ricerca di specialisti che possano prestare servizio in Alto Adige dà i suoi timidi frutti. Il direttore generale dell’Azienda sanitaria locale Thomas Schael annuncia l’arrivo a Bolzano (previsto per il prossimo gennaio) di Luca Calabrese che attualmente svolge la sua attività, in qualità di direttore della divisione di Chirurgia orofaringea, presso l’Istituto europeo di oncologia (IEO) di Milano fondato da Umberto Veronesi. Calabrese, classe 1961, è stato assunto come nuovo primario in base alla legge provinciale che permette di nominare direttamente personale dirigente per funzioni di particolare rilievo e di interesse strategico. Oltre alla nomina, il numero uno della Asl ha comunicato che è in dirittura d’arrivo anche la certificazione clinica ORL di Bolzano.

La carriera di Calabrese
Dopo gli studi di medicina a Bologna Calabrese consegue, nel 1993, la specializzazione in chirurgia plastica a Bari prima di trasferirsi nel nord Italia. Nel 2001 ottiene il titolo di specialista in otorinolaringoiatria (ORL) a Pavia, dedicandosi successivamente all’ambito oncologico, dapprima prestando per 5 anni servizio presso l’Istituto nazionale dei Tumori di Milano per poi passare al celebre Istituto europeo di oncologia, dove opera al momento. Nel 2012 fonda l’associazione Salvatore Calabrese, grazie alla quale è tra l’altro possibile offrire prestazioni gratuite ai bisognosi. Molti i soggiorni all’estero di Calabrese presso rinomate cliniche fra cui quello alla clinica universitaria di Göteborg in Svezia, all’Hospital Begin a Parigi, in Francia, per l’apprendimento di nuove modalità di approccio dei tumori del cavo orale, o al Canniesburn Hospital a Glasgow in Scozia. Circa 5.000 sono gli interventi chirurgici eseguiti dal medico in ambito oncologico, prevalentemente nella regione cervico-facciale, e imponente è il numero di pubblicazioni scientifiche, 75 delle quali dedicate a temi oncologici.

Da anni Calabrese collabora con il Centro tumori “Lilt” per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione, missione che intende portare avanti anche sul territorio altoatesino. “È mia intenzione attirare, per quanto possibile, l’attenzione su questo tema non limitando la comunicazione e l’informazione all’ambito ospedaliero, ma uscendo all’esterno per raggiungere, ad esempio, anche scuole o altre istituzioni. Penso a iniziative sul territorio per garantire la continuità assistenziale. Dobbiamo sviluppare nuovi modelli di assistenza sociosanitaria. Credo che questo, in Alto Adige, mi riuscirà bene”. Calabrese continuerà a mantenere la sua attività didattica presso l’Università di Pavia anche dopo la sua entrata in servizio a Bolzano. Con lui verrà garantito anche il lavoro in rete a livello nazionale ed internazionale dal momento che non è solo membro di associazioni scientifiche varie, ma anche docente in diverse università.

Soddisfazione è stata espressa da Schael: “Non ha soltanto una grande esperienza nel trattamento di quadri clinici molto complessi, ma può anche contare su una spiccata carriera scientifica nonché di docenza. Questi aspetti sono molto importanti e ci permettono di poter contare, grazie a Calabrese, non solo su un grande esperto in ambito chirurgico delle patologie tumorali di ORL, ma anche su uno specialista con conoscenze internazionali molto ampie in rete. È proprio in tempi come questi, in cui dobbiamo stare al passo a livello internazionale, che la popolazione sudtirolese può essere contenta della nomina conferita ad uno specialista di tale calibro”.