Sovrastimati gli impianti nel contratto Sel-Enel

Il valore della centrale di Rio Pusteria, valutato in € 7.595.000 all'epoca del contratto SEL-Enel del 2009, era assolutamente sproporzionato. Lo ha confermato il consulente tecnico nominato dal Tribunale di Bolzano nell'ambito del procedimento giudiziario promosso dalla Eisackwerk, la ditta che a sorpresa vinse la relativa concessione. Il valore dell'impianto è stato valutato tra i 700mila ed il milione di euro, un importo da 6 a 10 volte inferiore rispetto a quello riconosciuto a Enel nel contratto firmato da Sel.
La notizia è stata resa nota dai Verdi, che hanno rivendicato di aver denunciato già nel 2011 la non correttezza dell'operazione, nella sua dimensione complessiva. Il contratto Sel-Enel riguardava infatti numerosi impianti in provincia, per un importo complessivo di 340 milioni di euro rivelatisi - sostengono i Verdi - "un regalo, un prezzo politico pagato a favore di Enel perché questa firmasse l'accordo e potesse ottenere il 40% della nuova società SE Hydropower senza tirare fuori di tasca un solo euro".
Per i Verdi necessita ora "una nuova stima anche del resto degli impianti conferiti da Enel" in quanto "il valore degli impianti è un cespite iscritto nei bilanci SEL e costituisce la base su cui Enel ha ricevuto il suo 40% di SE Hydropower".
Il consigliere provinciale Riccardo Dello Sbarba ritiene che occorra valutare nuovamente "i cespiti iscritti a bilancio SEL che si riferiscono agli impianti" in oggetto e anche di conseguenza "il valore della partecipazione Enel a SE Hydropower".
Dello Sbarba afferma anche che "essendo SEL una società interamente pubblica, di questi regali ad Enel dovrà anche occuparsi la Corte dei Conti".