Gesellschaft | kalašnikov&valeriana

Sotto gli occhi di tuttə

Oggi è stata consegnata ad ogni consiglierə una copia cartacea delle richieste di Frauen*marsch - Donne* in marcia. Misure concrete per combattere il fenomeno della violenza maschile sulle donne.
consiglio provinciale Landtag prima seduta
Foto: SALTO - Othmar Seehauser
  • A spoglio delle schede elettorali ultimato e risultati proclamati ho avuto un attimo di smarrimento… dopo settimane, addirittura mesi in cui ogni giorno ho letto articoli e analisi, ascoltato podcast e spulciato liste di candidatə e promesse elettorali, improvvisamente i dadi erano tratti. Resta l’incognita delle coalizioni, ma intanto oggi a Bolzano si è insediato il nuovo Consiglio provinciale. Per la prima volta questo allegro gruppo misto di 35 elettə si è incontrato. Chissà cosa si sono dettə… E chissà se si ricordano di aver ricevuto una mail a settembre in occasione di Frauen*marsch – donne* in marcia.

    Un mese prima dalle elezioni è stato loro servita su un piatto d’argento l’occasione di impegnarsi concretamente per un tema caldo e sempre attuale: i diritti delle donne. Alle 16 liste elettorali in corsa per le elezioni provinciali sono state spedite cinque richieste concrete e misurabili da realizzare nel corso di un mandato, elaborate da associazioni e servizi sul territorio e presentate da oltre 2000 persone nelle strade di Bolzano (e sappiamo bene che una manifestazione di questa portata nella nostra provincia ha dell’incredibile). 

    Eccole qui in breve (per chi volesse approfondire @frauen*marsch_donne*inmarcia | Instagram, Facebook | Linktree):

    1. Una casa delle donne ad indirizzo segreto per la città di Bolzano – perché in ottemperanza alle normative e alle Convenzioni internazionali vanno forniti sufficienti alloggi dignitosi e sicuri per coloro che ne hanno bisogno per fuggire al violento, in parole povere per sopravvivere. 
    2. Il riconoscimento ed ampliamento dei consultori famigliari - perché sono riferimento per i servizi di salute fisica e mentale delle donne sul territorio e possono esserlo ancora di più.
    3. L’accesso gratuito a metodi contraccettivi - perché mentre i costi spesso elevati discriminano le fasce più deboli della nostra società, le malattie infettive non discriminano nessunə. 
    4. L’introduzione dell’educazione sessuale obbligatoria a partire dalle scuole medie - perché l’educazione sessuale ed emotiva (indipendente e priva di ideologie) è LA prevenzione alla violenza maschile contro le donne. 
    5. L’attuazione del piano d’azione provinciale per la parità di genere - perché in uno sforzo collettivo sono state elaborate misure utili e urgenti. Ma senza finanziamento vincolante restano aria fritta.

    Non mi risulta che un solo partito abbia risposto alla mail con le richieste, così come non mi risulta che unə candidatə le abbia anche solo menzionate pubblicamente. E, non so perché, ma sono certa che non siano state oggetto della prima seduta del Consiglio Provinciale. Ecco perché in data odierna – 13/11/23 – è stata consegnata ad ogni consiglierə una copia cartacea delle richieste come promemoria. I femminicidi, infatti, in cima alla piramide della violenza, sono la conseguenza diretta di scarse misure per combattere il fenomeno. Ad oggi nel 2023 contiamo 103 femminicidi in Italia. E il Sudtirolo non fa eccezione, è sotto gli occhi di tuttə.