Blocco posti letto in stile sudtirolese
-
Nonostante il “blocco dei posti letto”, introdotto colla modifica della legge urbanistica del 21.7.2022 (applicato con DPP del 13.9.2022), l’espansione della capacità ricettiva in Alto Adige ha continuato a lievitare. Il numero dei posti letto turistici in Alto Adige da metà 2022 all’ottobre 2024 ha fatto un balzo da 229.000 a quasi 254.000 (ottobre 2024). Inoltre, tanti alberghi hanno ampliato le loro strutture senza aumento dei posti letto. Infine, nelle zone turistiche già autorizzate numerosi progetti di alberghi nuovi, già autorizzati prima del 2022, possono venir realizzati entro il 2026. Come emerge da parecchi di tali progetti gli albergatori non scherzano nelle dimensioni di queste costruzioni: 120 letti in un nuovo hotel sul Monte Cavallo sopra Vipiteno, 200 posti letto in un complesso alberghiero sotto il Passo Giovo dalla parte di Racines, perfino 600 letti progettati nel villaggio chalet a Kurzras in Val Senales.
L’intento originale di questa legge ´(Decreto n. 661 del 13.9.2022) era quello di rilevare il numero dei posti letto turistici esistenti per poi stabilire un limite massimo. La legge però ha subito creato alcune eccezioni importanti e ha escluso dal blocco posti letto nuovi progetti alberghieri già approvati prima del 2022 in una cinquantina di zone turistiche sparse per la provincia. Non termina qui la lista delle ecceszioni. C’è la possibilità di ampliamento di alberghi nei centri storici. Poi c’è il diritto dei contadini di dotarsi di al massimo 5 appartamenti presso il proprio maso (Urlaub auf dem Bauernhof), un tipo di alloggio che nell’ottobre 2024 ha raggiunto 32.161 letti (ASTAT, Tourismus.qvw). Infine, ci sono le abitazioni private offerte sulle piattaforme online per l’affitto turistico breve, soprattutto airbnb, che oggi potrebbero già essere 8.000 (in dicembre 2022: 6001 unità).
Sempre più posti letto e l’industria alberghiera non demorderà a far di tutto per riempirli: quindi ancora più pubblicità, più concorrenza fra le aziende, campagne pubblicitarie dell’IDM pagate dal contribuente, più traffico, più emissioni di CO2, più danni all’ambiente, al paesaggio e alla qualità della vita dei residenti. Fenomeni non compatibili con l’intento a parole prioritario di ridurre le emissioni gas serra a zero fra 15 anni, di ridurre il traffico individuale motorizzato del 30% entro il 2025 e di bloccare l’aumento dei posti letto turistici.
Pur essendo il blocco posto letti una misura necessaria per frenare l’ulteriore crescita del turismo di massa eccessivo in Alto Adige, oggi detta legge sembra essere mal riuscita, tant’è vero che il numero dei posti letto turistici dal settembre 2022 promette di crescere ancora. Dopo due anni di applicazione della legge stanno emergendo i suoi punti deboli:
- Gli albergatori potevano “legalizzare” i posti letto in uso (talvolta per i minorenni), ma non ufficialmente registrati. Furbizia sudtirolese. Questa scappatoia da solo ha fatto balzare il numero dei posti letto “reali” di almeno 17.000. Ora, chi garantisce che una tale “sanatoria di posti letto” non si ripeterà fra qualche anno?
- La legge ha anticipato la dismissione di 8.000 posti letto in tutta la provincia nel periodo fino al 2032 e ha poi anticipato la riassegnazione di tali letti dismessi fra gli operatori, non passo per passo, ma tutto subito. Tutto questo basato su una formula distributiva che dovrà privilegiare comuni “turisticamente deboli”. Solo pochi di questi comuni sono però anche “economicamente deboli”. Dividere la preda già prima del suo abbattimento non era un’idea molto saggia.
- La legge non ha anticipato il nuovo boom degli airbnb e quindi non ha lo ha regolarizzato tempo. Oggi ci troviamo con quasi 8.000 appartamenti prenotabili (sono registrati 34.169 letti nei “quartieri privati”) , di cui la metà in zone urbane o periurbane, affittate solo per alcuni mesi ai danni dei residenti disperatamente in cerca di alloggi in affitto.
- Rimangono completamente esonerati dalla legge i contadini con l’agroturismo, che non solo possono costruire 5 appartamenti sul posto, ma beneficiare anche di contributi provinciali a questo scopo. Ma anche l’eccessiva crescita di agriturismo crea problemi ambientali, di mobilità e paesaggistici.
- Infine gli alberghi fino a 80 posti letto possono ampliare le loro strutture sportive, wellness, parcheggi ecc. anche a prescindere dalla legge sul blocco dei posti letto. Aumenta la cubatura, crescono le suites per pochi posti letto, ma più lussuosi o interi chalet, cresce il consumo di suolo e l’energia richiesta nonché le emissioni di CO2 prodotte. Il solo criterio “posto letto” non sembra più un metro sufficiente per contenere la crescita nel settore alberghiero.
- Aumenta anche il numero di seconde case in mano a persone agiate non residenti, occupate per pochi mesi all’anno, gonfiando i prezzi immobiliari.
Per il futuro prossimo si profila un ulteriore crescita e nel 2026 senza dubbi ci troveremo di fronte a 260.000 posti letto nella provincia alpina che già oggi è quella turisticamente più sfruttata in tutta l’area delle Alpi centrali. Ci saranno più alberghi, più letti, più pubblicità, di seguito più arrivi, più traffico e mobilità. Almeno un quarto di tutto il traffico in Alto Adige, scontando l’A22, è traffico di tempo libero turistico, come risulta dal volume “Heimat oder Destination Südtirol? Tourismus in Maßen statt in Massen” (arcaedizioni 2024). Una crescita senza fine, in barba al Piano clima 2040 e al Piano della mobilità sostenibile 2025?
Der bettenstopp hat zu einer…
Der bettenstopp hat zu einer bettenexplosion geführt. Ein schelm wer meint dass das so gewillt war
"Gli albergatori potevano …
"Gli albergatori potevano “legalizzare” i posti letto in uso (talvolta per i minorenni), ma non ufficialmente registrati. Furbizia sudtirolese."
Herr Benedikter: Ihr Kreuzzug gegen den Tourismus macht Sie leider für die echten Ungerechtigkeiten hinter diesem sogenannten "Bettenstopp" blind.
Ein Märchen wird nicht deshalb wahrer, nur weil man es ad infinitum wiederholt. Dieser von ihnen abschätzig als "Legalisierung" gebrandmarkte Vorgang der Umstellung von Hilfs- und Zustellbetten auf "Schlafgelegenheiten" ist möglicherweise weltweit einizartig. Weil es nämlich für den überragenden Teil der Klein- und Mittelbetriebe gar nichts zu "legalisieren" gegen hätte.
Man hat schlicht und ergreifend im Nachhinein die Spielregeln zugunsten von Großbetrieben verbogen und damit rückwirkend perfekt legal arbeitenden Betrieben den Boden unter den Füßen weggezogen.
Ich würde Ihnen wirklich gerne persönlich meine Sicht der Dinge schildern. Vielleicht gibt es eine Möglichkeit, wie wir in Kontakt treten können?
Oggi sento da una mia…
Oggi sento da una mia collega di lavoro che il notissimo albergo nel quale lavora suo figlio ha una capacità di circa 900 turisti! NOVECENTO turisti in un unico mega albergo di super lusso, che raggiungono l'Alto Adige in SUV e consumano risorse pubbliche come se non ci fosse un domani. E poi rompono le scatole alla signora Maria che vuole arrotondare il suo misero stipendio affittando un mini appartamento a delle famiglie di turisti...