Gesellschaft | Istruzione

“La scuola faccia la propria parte”

Il Ministro Valditara ha incontrato i rappresentanti degli studenti. Tra i temi portati al tavolo da Marco Fauni, Presidente della Consulta di Bolzano, l'educazione finanziaria e all'affettività: "I fatti di cronaca mostrano che è necessario intervenire".
Cps Bolzano
Foto: Cps Bolzano
  • Si è tenuto mercoledì 11 dicembre l'incontro tra i rappresentati degli studenti e delle studentesse, provenienti da ogni regione d'Italia, e il Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. A portare avanti le istanza degli alunni delle scuole superiori della provincia c'è stato Marco Fauni, eletto ad ottobre Presidente della Consulta studenti di Bolzano in lingua italiana. 

    "Per l'Alto Adige, quest'anno è toccato a me rappresentare tutto il corpo studentesco dei tre gruppi linguistici presenti nel nostro territorio", spiega Fauni. "Il sistema locale, infatti, prevede che si faccia a turno, tra italiani, tedeschi e ladini, al fine di prendere parte tutti, una vota ogni tre anni, all'organo consultivo del ministero a Roma, ovvero l'Ufficio di Coordinamento Nazionale (UCN), che raduna le varie Consulte regionali", racconta ancora lo studente del Liceo Pascoli.
    "Ci stiamo impegnando molto per cooperare con le altre consulte altoatesine e quella trentina, e non solo per gli appuntamenti nazionali. Credo - evidenzia - sia fondamentale che i tre gruppi collaborino al fine di costruire una scuola migliore. Non ci dimentichiamo che facciamo parte dell'Euregio, e questo ci dà l'opportunità di interloquire anche con i colleghi del Tirolo".

  • Marco Fauni (al centro): è il Presidente della Consulta degli Studenti e delle Studentesse della Provincia Bolzano (scuola in lingua italiana), ha rappresentato gli studenti altoatesini (di tutti i gruppi linguistici) al Ministero dell'Istruzione. Frequenta il Liceo Pascoli. Foto: Cps Bolzano
  • Venendo alle attività svolte l'11 dicembre all'UCN, Fauni spiega: "Come organo di rappresentanza abbiamo lavorato diversi mesi per individuare e portare avanti delle tematiche che gli studenti stessi ritengono rilevanti. E si è visto che anche i nostri compagni delle altre regioni condividono visioni simili alle nostre". In gioco, questa volta, c'era qualcosa di importante per i rappresentati degli studenti: portare le proprie proposte al tavolo del ministero

     

    “Lasciare l'educazione sessuale e all'affettività alle sole famiglie non è abbastanza”

     

    "Abbiamo parlato direttamente col Ministro Valditara, l'ho trovato molto disponibile", continua Fauni. "Tra i temi di discussione più importanti: l'educazione finanziaria e all'affettività. Alcune regioni hanno chiesto di introdurre una nuova disciplina o, insomma, un programma scolastico comune a tutta la penisola. Altre hanno chiesto di potenziare la collaborazione con gli sportelli psicologici".

    Perchè è importante l'educazione all'affettività nelle scuole? "I fatti di cronaca degli ultimi anni, fatti innegabili, ci dimostrano come il tema non sia sufficientemente trattato. Lasciare l'educazione alla sfera affettiva, come a quella sessuale, alle sole famiglie - evidenza il Presidente della Consulta studenti di Bolzano - non è abbastanza. Serve che la scuola faccia la propria parte".

    E sull'educazione finanziaria, Fauni dice: "In accordo con le altre consulte, in particolare quella di Trento, vorremmo lavorare non tanto sul contenuto da proporre agli studenti, ma sulle modalità con cui questa materia si potrebbe introdurre nelle classi, organizzando anche eventi a tema".

    I prossimi incontri "nazionali" degli studenti si terranno nel mese di febbraio, tra aprile e maggio, e a giugno. "Tratteremo anche dell'Esame di Stato, un tema che negli ultimi anni è stato molto caldo, viste le radicali modifiche che ha subito a causa dalla pandemia", conclude Fauni.