Un racket per dormire in ospedale?
Ieri il sindaco di Bolzano ha fatto il punto dell’emergenza freddo in città e in quel contesto ha accennato a quello che ha definito un “racket per le sedie al Pronto Soccorso dell’ospedale di Bolzano”. In sostanza - secondo Renzo Caramaschi - “persone abusive chiedono 5 euro per concedere agli ospiti di rimanere sulle sedie tutta la notte, potendo anche usufruire dei servizi igienici”.
Si tratterebbe di un ulteriore sviluppo dell’allarme lanciato nei giorni scorsi da alcune parti politiche non particolarmente ‘sensibili’ nei confronti della massa di profughi e sbandati che si stazionano per strada a Bolzano in questo periodo. In sostanza all’Ospedale già da qualche settimana ’sotto traccia’ avrebbero trovato rifugio proprio coloro che per un motivo o per l’altro non hanno i requisiti per accedere nemmeno alle strutture comunali allestite per l’emergenza freddo. E ci sarebbe anche chi non si accontenta di ‘segnalare’ ai disperati questa ‘soluzione’ per trascorrere la notte, chiedendo invece in cambio il pagamento di una ‘parcella’.
Mentre le forze dell’ordine indagano e i responsabili organizzativi dell’ospedale dicono di cadere dalle nuvole, il Comune di Bolzano si prepara intanto ad affrontare l’emergenza nella diversa articolazione che avrà nei mesi estivi. Cercando anzi di uscire finalmente, per quanto possibile, dalla logica emergenziale in un’ottica che diventa sempre di più strutturale.
In questo senso cruciali - ha detto ieri Caramaschi - saranno le scelte da adottare in merito al possibile utilizzo dell’ex Alimarket di via Gobetti e di parte del Palasport di via Resia anche dopo i mesi invernali. In questo senso l’ipotesi che si fa strada sempre più è quella di tenere aperto l’ex Alimarket anche nei mesi più caldi, per poter offrire alle persone che si trovano in strada un letto e e servizi igienici. Con la Provincia, che paga l'affitto della struttura di via Gobetti di proprietà di Pietro Tosolini, il Comune ha già avviato un tavolo in questo senso coordinato dall’assessore alle Politiche Sociali del capoluogo Sandro Repetto.
Scusate, ma a me sembra tanto
Scusate, ma a me sembra tanto una bufala!
Poi al sindaco Caramaschi
Poi al sindaco Caramaschi vorrei dire: sindaco!! Sveglia!! informati meglio e cerca di capire chi sono questi senza fissa dimora. Perché offrire a persone che NON sono dei classici senza-tetto un servizio per clochard rischia di sedimentare ingistizia. Un ingusitizia creata e causata da altri, dalla Stocker e Critelli, giusto per non fare nomi.
Quindi Caramaschi lo considereró anche il mio sindaco, se avrá il coraggio di picchiare i pugni sul tavolo contro la Provincia per un ideale di giustizia e solidarietá che non necessariamente porti ad un tornaconto elettorale etnico.