Politik | Elezioni comunali

A Malles non si trovano candidati

Tra liste civiche e Süd-Tiroler Freiheit, nessun partito "d'opposizione" alla Volkspartei riesce a proporre una lista nel Comune del referendum sui pesticidi. Resiste solo il Pd. Alle comunali proseguirà il dominio Svp.
Mals
Foto: Seehauserfoto
  • A Malles - comune della Val Venosta di circa 5.200 abitanti - i politici sono una specie in via d’estinzione. È almeno questa la sensazione che si ha analizzando la politica comunale del paese finito sotto i riflettori di tutta Europa per essersi opposto all’utilizzo dei pesticidi. L’attuale sindaco Josef Thurner della Südtiroler Volkspartei, che in Consiglio conta 17 consiglieri su 18, ha annunciato che si ricandiderà alle elezioni comunali del 4 maggio. A sfidarlo per la carica di primo cittadino non ci sarà nessuno. L’unica altra lista (senza candidato sindaco) che gli elettori potranno scegliere è quella del Partito Democratico che conterà ancora una volta sul consigliere uscente Bruno Pileggi, ex maresciallo della finanza in pensione di origine calabrese.

  • Josef Thurner: l'attuale sindaco di Malles non avrà sfidanti alle elezioni comunali del 4 maggio. Foto: RAI Südtirol
  • Nessuno tra i partiti che si erano presentati 10 anni fa - ai tempi del referendum sui pesticidi e della mobilitazione del Comitato Der Malser Weg - si ripresenterà: né i civici né la Süd-Tiroler Freiheit. Due liste civiche, assenti alle ultime elezioni comunali del 2020, avevano ottenuto un buon risultato: prima il 17,5 % nel 2009 e poi, nel 2015, addirittura il 30,8 %. Nelle stesse annate, a provare a “dare fastidio” alla Volkspartei c'è stata la Süd-Tiroler Freiheit che però si è fermata entrambe le volte all’incirca al 2 %, non ottenendo nessun consigliere. Scomparsa quindi ogni tipo di alternativa - ad eccezione del Partito Democratico, che ha ottenuto un solo seggio - alle elezioni di maggio la Svp tornerà a sfiorare il 100 % dei consensi

  • “È impossibile trovare una persona disponibile”

    Eppure, alle ultime elezioni qualche segnale di “malcontento” della popolazione si è registrato. L’affluenza è calata, passando dal 67,8 % di cinque anni prima al 53,6 %. Guardando ai risultati dell’unico candidato sindaco, ovvero l’attuale, Josef Thurner, si nota un altro dato impressionante: su 2.621 schede scrutinate solo il 53,2 % risultano valide, ben 1.226 persone (pari al 46,8 %) hanno votato scheda nulla o bianca. Nonostante ciò, nessuno sembra in grado di riuscire a sfidare la Volkspartei. “È impossibile trovare una persona che formi una lista e che organizzi la nostra campagna elettorale a Malles”, dice Benjamin Pixner, esponente della Süd-Tiroler Freiheit attivo in Val Venosta. “In tutti gli altri Comuni della Venosta - conclude Pixner - abbiamo qualche consigliere eletto, e anche alle elezioni provinciali del 2023 abbiamo ottenuto un ottimo risultato in questo comprensorio”. Alle Provinciali, infatti, nel solo comune di Malles STF aveva ricevuto il 17 % e in Venosta il 20 %. Eppure, il partito guidato da Sven Knoll non sembra avere le risorse per creare una lista per le comunali. “Pensavo che qualcuno del gruppo linguistico tedesco provasse a sfidare il sindaco Thurner - dice il consigliere Pd, Bruno Pileggi - ma invece no. E io, ovviamente, non mi candido a sindaco perchè sarebbe impensabile che venisse eletto un italiano”.

     

    “Der Malser Weg resti politica ma apartitica”

     

    Un punto di riferimento politico del paese - che potrebbe far scattare una scintilla, magari nel panorama delle liste civiche - è senza dubbio il referente del Comitato La via di Malles, il farmacista Johannes Fragner Unterpertinger, che però esclude di candidarsi. “Non ho mai preso una tessera di partito. Credo fermamente che Der Malser Weg debba continuare a essere una via politica, rimanendo però apartitica”, spiega Unterpertinger. D’altra parte, uno dei temi che proprio grazie a Unterpertinger e all’ex sindaco Ulrich Veith era diventato di centrale importanza per la politica locale, ovvero l’uso di pesticidi nella melicoltura, è passato in secondo piano, complici anche i dieci anni di battaglie legali successivi al referendum.

  • Peter Gasser: consigliere di Malles nel 1990, ora ritiene che ci sia molta rassegnazione politica nella popolazione del comune della Val Venosta. Foto: Dachverband für Natur- und Umweltschutz EO
  • Sammelpartei per davvero

    “A Malles c’è molta rassegnazione politica”, commenta Peter Gasser, che nel 1990 è stato consigliere comunale di una lista civica e, nel 2018, si è candidato con i Verdi alle Provinciali. “Da quando è sparito il servizio militare - dice ancora Gasser - la parte italiana si è ridotta al minimo (i dichiarati italiani a Malles sono meno del 3 %, erano più del doppio Ndr). E questo ha portato conseguenze anche nella politica. Non c’è dibattito, da nessuna parte, né a destra né a sinistra. La Svp presenta 18 candidati per 18 seggi, quindi sostanzialmente l’intero Consiglio. Io, come molti altri, sono stufo della politica comunale e, allo stesso tempo, mancano i giovani a portare rinnovamento”.
    Anche partiti più grandi, come Verdi e Team K, non presenteranno nessuno candidato sindaco alle elezioni di maggio. Ormai da tempo, a Malles, la “Sammelpartei” è davvero il partito di raccolta, mettendo insieme anche chi non è perfettamente in linea col partito. Azzerando i potenziali rivali.