Vitalizi e pensioni d'oro

parte terza
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In attesa che i nostri politici trovino un modo per sistemare la faccenda e magari anche una soluzione miracolosa che faccia guadagnare loro quel minimo di credibilità, abbiamo scomodato Giacomo Leopardi in una delle sue migliori operette morali  “Dialogo di  un venditore di almanacchi e di un passeggere” . E siccome più si sentono parlare più si capisce che non hanno nulla da dire, abbiamo immaginato una conversazione fra un consigliere beneficiario dei lauti vitalizi (venditore di almanacchi ) ed un comune cittadino (passeggere).

Passeggere:  “Scusi, non Le sembra che le parole proferite durante la campagna elettorale volte a riconquistare il rapporto di fiducia perso con l’elettore,  si siano ora rivelate per quello che effettivamente erano, vale a dire aria fritta?”.

Con il consueto falso rammarico risponde il venditore: “ Ha ragione  ma vede noi con  quella porcata, che modestamente abbiamo votato,  volevamo risparmiare”. Decisamente basito, replica il passeggere :” Ma la delibera l’avete votata voi,o no?”. Preso alla sprovvista da tanto populismo, il venditore tenta una difesa (meglio nota come gioco dello scaricabarile): “Purtroppo  non  sapevamo nulla circa i criteri di calcolo utilizzati (che, bontà loro, ci hanno gonfiato il portafoglio) ; è tutta colpa di quel professore. Ma secondo Lei abbiamo davvero  un’aspettativa di vita maggiore  del 13% rispetto a quella dei comuni mortali?” Riacquistato un certo contegno dopo una sonora risata, chiede il passeggere: “Non  Le sembra che simili  cifre siano quanto meno umilianti ai nostri occhi?”.  “Lei ha assolutamente ragione” risponde il venditore (e’ un evergreen: intanto ti do ragione, poi smonto il tuo ragionamento argomentando con cavolate alle quali nemmeno io  credo; il “così fan tutte” di Mozart non ti ha insegnato nulla?). “Ma vede io sono pronto a rinunciare se sarà trovata una soluzione equa che incontri il consenso di tutti (orientativamente entro l’anno del mai);  e poi con questi soldi ho fatto beneficenza ad uno zio proprietario di locali notturni ad Abidjan  e  quello che avanza lo congelo per il prossimo inverno” ( dovesse rivelarsi freddo come l’ultimo….)

Passeggere: “ Né anche voi tornereste indietro con questo patto, non potendo in altro modo?”

Venditore: “Signor no davvero, non tornerei

Passeggere: “Ma  Lei è di destra o di sinistra?”

Venditore:  “Non sa che a sinistra come a destra è la solita minestra e che non conta tedesco, italiano o ladino, conta solo un ottimo bottino? Lei è proprio un ingenuo, merita ampiamente politicanti come noi….”.

 

Chiediamo scusa all’anima del grande recanatese per averlo trattato così…

 

Achille Ragazzoni e Monica Magi