Gesellschaft | Sanità

“Manca la trasparenza”

Taglio del plus orario, infermieri sulle barricate: se Stocker non accetterà un incontro entro fine maggio il rischio è una mobilitazione di tutto il personale dell'Asl.

Non si placa la protesta degli infermieri che, dopo aver già annunciato la mobilitazione nel comprensorio di Bolzano, ora minacciano di estenderla a tutto il personale dell’Azienda sanitaria a meno che l’assessora competente Martha Stocker non accetti un incontro entro fine mese. Nodo del contendere la riapertura del contratto di comparto sul tema del plus orario, ovvero le ore aggiuntive all’ordinario lavoro programmato utilizzate per sopperire alla mancanza di personale soprattutto per quel che riguarda le figure sanitarie (infermieri, tecnici di laboratorio, di radiologia, fisioterapisti, ecc.), che sono quelle che scarseggiano di più. Va detto che il compenso di tali ore ha un valore economico molto maggiore rispetto allo straordinario.

“Nell’ultimo periodo - si legge nella nota diffusa dal sindacato Nursing Up - in seguito alla trasformazione di molti contratti d’opera in forma di dipendenti e della loro conseguente ammissione al plus orario all’interno del comprensorio di Bolzano, si è verificata una improvvisa e critica carenza del fondo”. L’amministrazione, a quel punto, è corsa ai ripari: non avendo infatti i mezzi necessari e l’autonomia per aumentare il fondo, ha dovuto ridurre di mezz’ora o un’ora la settimana il plus orario ai dipendenti, che già utilizzavano questo strumento, per reperire i soldi necessari a finanziare le nuove ammissioni. “Paradossalmente - scrivono i sindacalisti - il personale del comprensorio di Bolzano non è aumentato; c’è stata soprattutto una trasformazione del personale e la necessità di uniformare le stesse condizioni di lavoro tra il personale all’interno degli stessi servizi e reparti”.

In base a quali criteri l’amministrazione ha scelto a che tipo di dipendenti e servizi andava tagliato il plus orario, riducendo di conseguenza lo stipendio fino a 200 euro al mese in meno? Dura la risposta dei sindacalisti: “Hanno peccato totalmente di superficialità e mancanza di trasparenza. Non ci hanno saputo spiegare i motivi per cui andare a togliere mezz’ora di plus-orario al personale del dipartimento emergenza – urgenza, oppure perché hanno tolto deliberatamente 45 minuti di plus orario a tutte le professioni sanitarie che lavorano nei servizi a giornata, senza valutare il tipo di attività e prestazioni effettivamente svolte”. E dunque, non avendo avuto fortuna con il direttore del comprensorio, il sindacato Nursing Up, considerato che il fondo per il plus orario è di fatto insufficiente anche negli altri comprensori sanitari dell’Azienda unica, ha deciso di rivolgersi all’Assessorato, chiedendo alla politica di riaprire la contrattazione del comparto per trovare delle soluzioni a una situazione che di anno in anno appare sempre più critica. La questione è aperta.