In Europa con le forbici
Trentino, 49 anni, commercialista. Cristiano Zanella è il “cavallo da corsa” su cui intende puntare il Movimento 5 stelle alle elezioni europee di domenica 26 maggio. “Ci aspettiamo un buon risultato” annuncia fiducioso il consigliere provinciale Diego Nicolini presentando oggi (14 maggio) dall'Antico municipio di Piazza Gries a Bolzano, il candidato del gruppo per la circoscrizione del Nordest, “il Movimento ha in lista il numero maggiore di laureati rispetto agli altri sfidanti, le competenze sono alte, la squadra c’è”. Basterà?
Giro di vite sull’Europa
Nicolini gioca il jolly dell’esecutivo nazionale per convincere gli elettori a votare 5 stelle. Si parte dall’“inversione di tendenza” sui contratti a tempo indeterminato con l’entrata in vigore del cosiddetto decreto dignità (sebbene di effettivo “boom” sulle nuove assunzioni non si possa parlare), alla “timida ripresa” economica italiana con l’aumento della produzione industriale e la riduzione della disoccupazione (anche in questo caso con le dovute precisazioni).
“Continuare per cambiare” è il motto del team pentastellato, proseguire nel solco tracciato da Di Maio & co. in quel di Roma. “Stiamo cambiando l’Italia, ora cambiamo anche l’Europa” afferma Nicolini partendo da alcune proposte concrete: introdurre il salario minimo anche a livello europeo, ridurre i costi delle istituzioni passando da due a una sede per il Parlamento europeo ma tagliare anche gli stipendi “vergognosi dei commissari che percepiscono un netto mensile di 26mila euro”, e i vitalizi. Riguardo a quest’ultimo punto il consigliere provinciale dei 5 stelle ricorda la recente sentenza della Corte costituzionale che ha respinto le questioni di legittimità sollevate dai giudici trentini a seguito del ricorso intentato da 62 ex consiglieri davanti al Tribunale civile di Trento. “Ci sono 96 milioni di euro da recuperare - sottolinea Nicolini -, la Sicilia e il Trentino Alto Adige sono le uniche regioni a non aver ancora tagliato i vitalizi, ora, con questa sentenza, nella nostra regione le cose dovranno prendere un'altra direzione”.
In Europa la missione principale è, per i 5 stelle, intervenire sul mondo del lavoro, con il taglio del cuneo fiscale, investendo sull’innovazione e puntando sulla “rivoluzione dell’auto elettrica”. Capitolo a parte, non meno importante, la sanità e in particolare la rescissione del legame con la politica per quel che riguarda le nomine dei dirigenti e direttori sanitari (emendamento che sarà votato oggi in Commissione Affari sociali alla Camera) favorendo un sistema basato sulla meritocrazia.
Dall’Erasmus in poi
Zanella parte invece dai suoi trascorsi di studente in Erasmus, alla Durham University in Inghilterra, periodo durante il quale farà tappa anche a Maastricht per festeggiare l’entrata in vigore dell’omonimo trattato che ha istituito l'Unione Europea. “C’era un grande entusiasmo da parte dei giovani, allora, l’Europa era sinonimo di fratellanza dei popoli, si parlava di Costituzione europea. Oggi siamo davanti a una UE che fa gli interessi del mondo della finanza e delle lobby, dobbiamo rimettere al centro l’interesse dei cittadini”, dice il candidato per il posto a Bruxelles che aggiunge: “Occorre sostenere le piccole e medie imprese, vero motore del lavoro, attraverso un’azione anche in sede europea, dove è necessario introdurre inoltre il referendum propositivo e abrogativo. Sui vincoli di bilancio, poi, bisogna cambiare le regole. Con il quantitative easing della BCE l’inflazione in Italia è rimasta sempre la stessa perché i mercati interni vengono distrutti dalle politiche di austerity, dobbiamo arrivare alla piena occupazione e investire in settori come la sanità per assicurare uno stato di benessere ai cittadini”.
La Lega non ha contenuti, parla solo per slogan
Le altre sfide individuate da Zanella, già candidato alle politiche del 2013 e alle europee del 2014, sono il raggiungimento dell’equità fiscale “e una politica comunitaria che arrivi ad eliminare i paradisi fiscali”, l'ambiente (“una delle 5 stelle”) e le politiche connesse, il contrasto all’immigrazione illegale. E una stoccata arriva anche al ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha di fatto liquidato la riforma del regolamento di Dublino che puntava a un'equa distribuzione dei migranti in Europa. “La Lega non ha contenuti, parla solo per slogan”, è infine il giudizio tranchant di Zanella.