L’esercito dei pendolari

Che si tratti de La Mecca del lavoro salariato o che sia per il proprio arroccato e inaccessibile mercato immobiliare non è dato a sapere. Fatto sta che dal Trentino in direzione Südtirol marciano quotidianamente 4600 tra lavoratori e lavoratrici e stando alle ultime statistiche il piccolo grande esercito pendolare è destinato ad aumentare ancor di più. Almeno in questo senso di marcia dal momento che in direzione contraria gli altoatesini che sfidano il confine di Salorno raggiungono a stento un garibaldino migliaio. A svelare i dati ci ha pensato l’Osservatorio mercato del lavoro della Ripartizione lavoro della Provincia di Bolzano. "I nostri dati dicono chiaramente che il pendolarismo fa sempre più parte della vita lavorativa quotidiana, anche oltre i confini provinciali. L'Alto Adige si rivela inoltre significativamente più attraente per i pendolari dal Trentino che viceversa e questo divario sta visibilmente aumentando" riassume il direttore della Ripartizione Stefan Luther.
Giusto il tempo di una partita
Tra pergamene e burocrazia
Un laureato su quattro che dall'Alto Adige si sposta verso il Trentino finisce nella matassa della Pubblica Amministrazione. Seguono, per accademici altoatesini impiegati, il mondo dell’istruzione, della manifattura, delle banche e della ricerca. I pendolari trentini che approdano in Alto Adige adornati della propria corona d'alloro vengono impiegati soprattutto nel settore manifatturiero, nell'istruzione, nella sanità, nel commercio, nelle banche e nella ricerca.