Favolacce di ferragosto
The Old Guard
Benvenuti a Ferragosto, terra di letargo cinematografico e nell’estate del Covid deserto del Gobi. Segnaliamo allora per gli assetati tre oasi sulla cartina dell’entertainment. La prima si chiama The Old Guard, di Gina Prince-Bythewood, e sta su Netflix. Un manipolo clandestino di guerrieri immortali, capitanati da Andromaca Di Scizia (Andy) alias Charlize Theron, combattono battaglie su battaglie da millenni. Ci sono i due crociati (uno dei quali interpretato da Luca Marinelli), il soldato napoleonico, e poi c’è la new entry marine americana. L’idea di fondo del film è originale, ma di fantasia nel metterla in pratica ce n’è poca. Scienziati brutti e cattivi, personaggi stereotipati (oscurati dal carisma dell’eroina-Theron), un cliffhanger “citofonato” ne fanno un action movie piuttosto canonico. A intrattenere però intrattiene ed è tutto ciò che ci basta sapere per un 15 di agosto.
Favolacce
“Beh Spinaceto pensavo peggio”. Il mantra di Nanni Moretti vale fino al confine con Favolacce, secondo film dei fratelli D’Innocenzo. La storia è quella di una piccola comunità di famiglie della periferia romana, Spinaceto appunto, e delle tensioni che nascono fra i genitori e i loro figli preadolescenti, diligenti a scuola e profondamente soli. Al centro del racconto le dinamiche familiari (come fu nel bel film d’esordio La terra dell’abbastanza) e il sottobosco di crudeltà, rabbia e frustrazione, la sessualizzazione sfrontata, la negatività di un disagio comune. Nero, pessimista, spavaldo, brutale - dove l’orrore però è sempre suggerito e non ostentato - il film, e lo si deve anche a una cifra stilistica personalissima, è una rarità assoluta nel panorama cinematografico contemporaneo italiano e solo per questo merita la visione (lo trovate su Sky), oltre che per la presenza di un cast straordinario. L’impressione è che a volte si cerci lo shock a tutti i costi, ma se anche fosse, abboniamo il debito di furbizia. Vince l’audacia.
Bombshell
Il film, diretto da Jay Roach (reperibile su Amazon Prime Video), è basato su una storia vera: lo scandalo che ha travolto la Fox News e il CEO Roger Ailes, colonna portante della destra americana, accusato di molestie sessuali da diverse giornaliste e dipendenti impiegate presso la rete tv di Murdoch. Insomma: una storia con grandi potenzialità cinematografiche che però Bombshell non coglie, schiacciato nella sua confezione televisiva da una regia approssimativa e una sceneggiatura carente. Ottime, di contro, le interpretazioni di John Lithgow, Charlize Theron (aridaje), Nicole Kidman, e Margot Robbie. Meglio riuscita, sulla stessa vicenda, la serie tv The loudest voice (è su Sky). Ispirato invece al caso Weinstein, una spanna sopra tutti è The Assistant di Kitty Green, se vi capita di recuperarlo non ve ne pentirete. E poi non dite.