Back to the future, ma senza Gajer
L'altra sera a Bolzano Sud si celebrava la prima edizione della Fiera Campionaria Internazionale e della fondazione di Fiera Bolzano, avvenuta 75 anni fa. Fra gli innumerevoli rappresentanti della politica e dell'economia, partner, ex e attuali collaboratori e collaboratrici e fornitori chiamati sul palco per il “viaggio nel tempo” in molti hanno notato però una vistosa dimenticanza degli organizzatori: l’unico tra i protagonisti della recente storia della Fiera a non finire sotto i riflettori è stato Giorgio Gajer, per decenni direttore dell’Ufficio tecnico e poi vice direttore generale fino a 5 anni fa. Detto per inciso, Gajer, che era presente in sala, essendo persona notissima anche per l’impegno decennale ai vertici del soccorso alpino, a margine della serata è stato fra l'altro oggetto di numerose attenzioni perché pochi giorni prima era balzato suo malgrado agli onori delle cronache in quanto si trovava a Marrakesh durante il terremoto che ha colpito il Marocco.
Ma andiamo con ordine. La celebrazione a cui hanno partecipato 350 persone era stata organizzata per ricordare che il 12 settembre 1948 si inaugurava a Bolzano la prima edizione della Fiera Campionaria Internazionale. in 16 giorni di manifestazione e su un'area di circa un ettaro di fronte all'attuale Palazzo di Giustizia, si contarono 573 espositori, di cui quasi 200 internazionali, e ben 250.000 visitatori, tra i quali l'allora Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi. Per celebrare la ricorrenza Fiera Bolzano ha organizzato un grande evento denominato Back to the future, come il grande film con Micheal J. Fox. Sul palco oltre ad una magnifica Delorean sono saliti decine di rappresentanti della politica e dell'economia, tutte le istituzioni locali, partner, espositori, fornitori, testimoni dell’epoca, ex e attuali dipendenti. Ma non Giorgio Gajer. Giusto per capire cosa abbia rappresentato l'ex vicedirettore per Fiera Bolzano basta ricordare cosa scrisse di lui Alto Adige innovazione nel marzo 2018 quando andò in pensione.
"Dopo quasi quarant’anni di onorato servizio, quarant’anni che hanno fatto la storia sua e della Fiera di Bolzano, Giorgio Gajer va in pensione. Il mitico direttore tecnico nonché vicedirettore generale di Messe Bozen ha visto l’ente pubblico crescere, cambiare sede da via Roma alla zona industriale, internazionalizzarsi e aprirsi a manifestazioni sempre nuove. Con Civil Protect, la "sua" fiera, visto che Gajer è anche e soprattutto un appassionato volontario, presidente del Soccorso Alpino Alto Adige, il capitolo in Fiera si chiude. Ad omaggiarlo, proprio sul palco principale della manifestazione dedicata al soccorso nel corso della cerimonia di apertura, sono stati i vertici della Fiera di Bolzano. “Giorgio – gli ha detto il presidente Armin Hilpold – il successo e la crescita di questa Fiera sono merito soprattutto anche tuo”. Meriti non sufficienti per coinvolgerlo - a cinque anni di distanza - nella celebrazione dell'altra sera.
In redazione ieri sono pervenute due segnalazioni. La prima ad arrivare è stata quella di Franco Mugliari, che ha lavorato con Gajer a vari progetti ed in particolare è colui che in occasione della costruazione della nuova Fiera allestì un cantiere modello sotto l’egida della Commissione europea. Visto che l'autore ha accettato di essere citato, la pubblichiamo integralmente. “Ieri sera – ha scritto Mugliari - alla celebrazione del 75.mo anniversario di Fiera Bolzano, in oltre un’ora di ricostruzione storica, hanno dimenticato di citare Giorgio Gajer vicedirettore e responsabile dell'ufficio tecnico per una quarantina d'anni. "Sono state fatte delle scelte" la spiegazione di una componente dello staff. Gajer ha visto passare nella sua carriere 4 presidenti e 4 direttori. Inspiegabile e ingiustificabile. La cosa pazzesca è che nelle foto mostrate al pubblico Giorgio compariva più volte... Ma non l'hanno mai citato ed a ricostruire alcune fasi del periodo hanno chiamato un altro ex dipendente oggi in pensione. E ancora più assurdo è che, essendo appena rientrato da Marrakesh, è stato fermato da decine di persone che volevano sapere come stava. Lunedì sera Rai 3 trasmetterà un documentario su Fiera Bolzano. Viene intervistato anche Gajer, il che rende la cosa ancora più incredibile. In tv sì, in sala con qualche centinaio di persone e parata di politici in bella mostra, no. Semplicemente: ingiustificabile”.
Ultima notazione. Per l’ occasione, oltre all'evento, è stato pubblicato un libro, già disponibile in libreria in lingua italiana e tedesca, che racconta la storia della Fiera dagli inizi a oggi. "Anche nel libro Giorgio è uno dei protagonisti, per cui non si capisce proprio perché abbiano deciso di ignorarlo in un evento come questo", conclude Mugliari. Riferiamo all'interessato il contenuto della segnazlazione di Mugliari, ma Gajer non si scompone: "Ho ricevuto davvero molti messaggi simili a quelli di Franco, che ha scritto personalmente anche a me. Ma se Fiera Bolzano ha fatto questa scelta ne prendo atto serenamente, non è mia intenzione fare alcuna polemica. Sono contento di aver sempre dato il massimo a una struttura che per me è stata una famiglia".
E Fiera Bolzano cosa dice? "Gajer - fanno sapere i vertici - è stato coinvolto proattivamente sia nella realizzazione del libro sia nel docufilm che andrà in onda su Rai Südtirol, e per quanto riguarda la presenza sul palco in rappresentanza della precedente dirigenza sono stati coinvolti la direzione (Marsoner, ndr) e la presidenza (Roessler, ndr)".
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