Il salto del Quaglia

Voli di un ministro saggio.
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Nella grande tenzone tra i favorevoli ad indulto & amnistia pro-Berlusconi e gli stra-favorevoli agli stessi, si è inserito l'illuminato parere di Gaetano Quagliariello. 

Onde evitare che passassero trenta minuti senza che qualcuno difendesse l'indifendibile, infatti, ha subito tenuto a precisare che i due provvedimenti di clemenza riguarderanno anche il buon Silvio, visto che è irragionevole pensare che una legge possa non applicarsi ad una singola persona, peraltro vittima di una persecuzione giudiziaria, che deve continuare la sua battaglia per la giustizia e per lo stato di diritto (e giù tutto il greatest hits). 

Forse è bene fermarsi un attimo e tracciare un piccolo profilo dello scherzoso onorevole. 

Quagliariello è il tipo che Berlusconi ha (ri)portato in Senato, che Letta ha portato al Governo, che Napolitano ha portato tra i "Saggi" (manca giusto un "che al mercato mio padre comprò", ma non dispero...). 

Molti (parenti) lo ricorderanno per le sue battaglie ai tempi dell'appartenenza al Partito Radicale e per la sua "biocard": un tentativo di bozza di testamento biologico grazie al quale si sarebbe potuto scegliere di rinunciare all'alimentazione ed all'idratazione forzata.
Molti di più, però, lo ricorderanno per aver urlato "Eluana non è morta, è stata ammazzata!", mostrando una rara coerenza: aveva cambiato idea in modo Radicale!

Di recente (come anticipato), dopo aver votato per a favore del Lodo Alfano e di qualche altro provvedimento incostituzionale a casaccio, è stato incluso "honoris causa" da Napolitano nella commissione dei "Saggi" che dovrebbe occuparsi di modificare la Costituzione. 

Immagino per Napolitano sia stata una scelta obbligata; penso infatti che a ciascuno di noi, chiudendo gli occhi e sentendo la parola "saggio", si materializzi sulla retina l'immagine di Quagliariello.

Ironia (forse) a parte, in un clima così avvelenato anche il Dalai Lama, se nominato "Saggio" avrebbe probabilmente rischiato di beccare insulti: certo che noi italiani abbiamo preferito andare sul sicuro!

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Gianluca Trotta Di., 15.10.2013 - 07:28

Ottimo ritratto. E comunque, Q. ha il merito di avere squagliarellato il velo di Maya che nasconde la realtà che si cela dietro la proposta dell'atto di clemenza invocato da Napolitano: se lo si fa per rispondere all'emergenza umanitaria delle carceri troppo affollate, perché preme tanto includere uno che in carcere non ci è e non ci andrà mai? Sarebbe bello che, dall'alto di tutta la loro saggezza, chiunque degli interessati ce lo spiegasse. Comunque Q. è un ottimo simbolo per il nostro paese: uno che, bene o male, non ha mai fatto nulla di buono, è promosso sul campo e ricopre ruoli importantissimi. Comunque, finché alla maggiornaza degli italiani va bene così, questi qua continueranno. In fondo, siamo pur sempre in una democrazia, qualcosa, se si volesse davvero, la si porebbe fare per contrastare questa deriva al ribasso. Ma forse va bene a troppi, questa situazione, chissà.

Di., 15.10.2013 - 07:28 Permalink