L'arcipelago del Pd altoatesino e le primarie per la segreteria nazionale

Il prossimo 8 dicembre in tutta Italia si svolgeranno le primarie per l'elezione del segretario del Pd. Molto probabile è la definitiva incoronazione di Matteo Renzi ma le primarie, ed i congressi provinciali, sono un passaggio fondamentale per la ridefinizione dell'arcipelago Pd, di fatto oggi l'unico partito italiano di stampo tradizionale, seppur riveduto e corretto.
In Alto Adige la formazione dei comitati a sostegno delle mozioni che fanno capo ai 4 candidati è quindi un'importante occasione di confronto e di riposizionamento, anche alla luce della metabolizzazione dei risultati delle elezioni provinciali.
• I Renziani
Segno dei tempi è il fatto che il primo schieramento che citiamo è proprio quello che fa capo a Matteo Renzi, un raggruppamente a dire il vero davvero composito. In Alto Adige la forza dei renziani (della prima, della seconda e della terza ora) è con ogni probabilità (ancora) inferiore rispetto a quella dei 'bersaniani', perdonateci l'arcaismo. Ma si guarda avanti, com'è giusto che sia.
Il 'pacchetto' è davvero ricco e non sarà facile per le varie anime del nuovo corso identificare il gruppetto di 6 delegati da inviare al congresso romano. A dire il vero da più parti trapelano voci di una nuova armonia, raggiunta nell'interesse di tutti. Anche se gli ultimi fuochi d'artificio risalgono solo a pochi giorni fa ed hanno visto protagonisti due 'renziani' come Spagnolli e Frena.
Ma andiamo con ordine.
I cosiddetti 'renziani della prima ora' fanno capo a Roberto Bizzo. Con l'assessore provinciale uscente sono schierati Ilaria Piccinotti, Sandra Lando, Paolo Berlanda, Massimo Capelli, Giovanni Polonioli, Guglielmo Concer, Rosalba Leuzzi, Maura Galera, Luigi Tava, Massimo Cleva. Un po' defilati sono invece Pietro Calò e Carlo Bassetti.
La seconda anima dei renziani è quella che fa capo ad Areadem di Dario Franceschini e Gianclaudio Bressa. In questo caso la scelta di sostenere la mozione del sindaco di Firenze è giunta in un secondo momento, in seguito ad una valutazione eminentemente politica.
Coordinatore di AreaDem in Alto Adige è l'attuale vicesgretario Carlo Costa, affiancato dal segretario Antonio Frena, e da un gruppo rinnovato con alcune new entry come Sergio Bonagura. Ad AreaDem si richiamano anche Gianlorenzo Pedron, Alberto Ghedina, Renate Prader, Fernando Biague, Emiliano Lutteri, Dino Gagliardini, Mauro Marchi, Franca Berti, Liliana di Fede, Sandro Repetto e Silvano Baratta.
• Mozione Gianni Cuperlo
Il triestino Gianni Cuperlo, 52 anni e laurea Dams, è in sostanza il successore di Pierluigi Bersani e rappresenta la sinistra interna al Pd. È stato l'ultimo segretario della Fgci e collaboratore di D'Alema, È l'alfiere di chi all'interno del Pd pensa che occorra dire - citiamo Nanni Moretti - "qualcosa di sinistra". Nella sua mozione trova importante spazio il tema della salvaguardia dei diritti sociali e civili. Chiare politiche sociali e di sinistra, insomma.
Coordinatore provinciale della mozione Cuperlo è Mauro De Pascalis. Alla mozione aderiscono tra gli altri Christian Tommasini, Maria Chiara Pasquali, Primo Schönsberg, Luciano Stevanella, Monica Bancaro, Vanda Carbone, Horand Meier, Sybille Tezzele, Karl Trojer, Paolo Perosa, Luisa Gnecchi, Antonella Costanzo, Andrea Felis.
• Mozione Pippo Civati
Civati è un filosofo nato a Monza ed ha 38 anni. Nel 2009 è stato il coordinatore della campagna elettorale di Ignazio Marino. Rottamatore con Renzi nel 2010 se ne è poi allontanato. Nell'inizio tormentato della legislatura 2013 si è detto favorevole ad un alleanza con M5S ed ha espresso invece la sua contrarietà ad alleanza con Pdl. Non ha votato la fiducia a Letta.
Coordinatore della mozione Civati in Alto Adige è Thomas Demetz. Aderiscono alla proposta tra gli altri Alessandro Huber, Erika Zomer e Maurizia Mazzotta.
• Mozione Gianni Pittella
Gianni Pittella proviene dalla Basilicata ed 55 anni. È medico e di area socialista. È tuttora vicepresidente del parlamento europeo.
Referente provinciale della mozione è Daniel Russo.