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Valbruna partecipa al sopralluogo

L'azienda siderurgica comunica che effettuerà il sopralluogo per visionare i terreni in cui è presente da trent'anni, requisito fondamentale per partecipare al bando.
Sciopero Valbruna 13.6
Foto: Othmar Seehauser
  • Le Acciaierie Valbruna hanno comunicato oggi che effettueranno il sopralluogo delle aree, in cui operano dal 1995, messi a gara dalla Provincia di Bolzano. Come richiesto dalla procedura, infatti, le aziende interessate a partecipare alla gara hanno tempo fino a lunedì 17 novembre alle ore 12 per fare richiesta di sopralluogo. Si tratta di un momento importante per capire il futuro dei terreni ad oggi sede delle Acciaierie e, di conseguenza, del futuro delle quasi 600 tute blu bolzanine che ad oggi lavorano presso Valbruna.

    “Abbiamo formalmente presentato alla Provincia Autonoma di Bolzano la richiesta di effettuare il “sopralluogo” nelle aree dove operiamo da 30 anni. La visita presso la nostra stessa sede è un'altra assurdità del bando che abbiamo impugnato; l’inosservanza della visita ci avrebbe, di fatto, ostacolato nel proseguire nelle impugnazioni stesse. Ribadiamo che riteniamo illegittimo il bando provinciale e che realizziamo quest’atto formale perché funzionale a tutelare i nostri diritti anche in giudizio, confermando il senso di responsabilità nei confronti dei nostri 1.800 lavoratori in Italia e nei confronti del Paese, per il quale produciamo beni strategici". 

    L'azienda ha presentato ricorso e al fianco di Valbruna si è recentemente schierata anche la Regione Veneto, dove vi è una seconda sede dell'azienda. "Una strategicità - prosegue la nota della società - che viene riconosciuta anche dalle Istituzioni: dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri che, per quanto abbiamo appreso in sede Mimit il 4 novembre, sottolinea la necessità della continuità produttiva siderurgica nel procedimento “Golden Power”; dal Mimit stesso che invita a prenderne atto; dalla Regione del Veneto che si è determinata a sostenere le ragioni della continuità industriale di Acciaierie Valbruna S.p.A. anche in giudizio".

     

    Purtroppo, chi, ancora in questo momento, e nonostante tutto, sembra continuare a tirare dritto sul bando è proprio la Provincia Autonoma di Bolzano


    Nel comunicato Valbruna critica la recente scelta della Provincia di non ritirare il bando, alla luce del riconoscimento del Ministero: "Purtroppo, chi, ancora in questo momento, e nonostante tutto, sembra continuare a tirare dritto sul bando è proprio la Provincia Autonoma di Bolzano che, da quanto dichiarato pubblicamente dal suo Presidente, parrebbe escludere, al momento, ogni ipotesi di ritiro o modifica della Procedura. Tale Procedura, oltre ai suoi plurimi profili di illegittimità, espone a un evidente e strutturale rischio di discontinuità industriale, ignorando anche titoli giuridici e ragioni di Acciaierie Valbruna s.p.a. che continueremo a fare valere." 

    L'azienda, che parla di un "oggettivo e lesivo protrarsi del turbamento della nostra solida attività industriale nelle sedi italiane di Bolzano e Vicenza", auspica  un’apertura a un confronto costruttivo confermando che continuerà a tutelare i suoi diritti "in tutte le sedi opportune".