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San Giacomo, stazione nel 2021

Avanza la tabella di marcia per la nuova fermata dei regionali a sud di Bolzano. Indetto il bando per la progettazione. Dejaco: “Con un minuto in più benefici per tutti”.
Treni
Foto: Suedtirolfoto

Progettazione nel corso del 2019, via al cantiere l’anno seguente per avere la piattaforma funzionante nel 2021. Avanza la tabella di marcia della nuova fermata ferroviaria di San Giacomo, nel comune di Laives ma all’ingresso sud di Bolzano. Secondo la società provinciale Sta, che ha da poco pubblicato il bando da 73.677,05 euro per trovare il progettista, una volta pronta porterà benefici alla mobilità senza gravare - almeno questo è l’obiettivo dichiarato - sui tempi di percorrenza dei treni regionali.

 

 

L’infrastruttura programmata dalla Provincia con una delibera di giunta nell’agosto 2017 è sviluppata in collaborazione con Rete ferroviaria italiana, la società del gruppo Ferrovie dello Stato che gestisce la rete nazionale. L’opera rientra negli interventi previsti dall’Agenza Bolzano, il piano varato d’intesa da Comune e Palazzo Widmann per migliorare la mobilità che gravita sul capoluogo e ridurre l’inquinamento da traffico privato.

Nella nuova stazione fermeranno tutti i treni regionali e cioè attualmente con un cadenzamento alla mezz’ora alla pari di Laives (Provincia di Bolzano)

Con un costo preventivato di circa 3 milioni di euro, di cui 2 milioni e 181.178,80 euro di lavori, la nuova stazione ha l’obiettivo dichiarato di “far fermare tutti i treni regionali - si legge nella delibera - e cioè attualmente con un cadenzamento alla mezz’ora alla pari di Laives”. Sono previsti due marciapiedi, uno per ciascun binario, di circa 250 metri, due rampe scale e due ascensori. Ciascun marciapiede è dotato di una sala d’aspetto ed è coperto.

A fronte di un solo minuto in più per la fermata e ripartenza dei treni ci saranno benefici per tutta la mobilità. I nostri calcoli dicono che che la nuova stazione ci sta, è utile. I pendolari dalla bassa Atesina potranno scendere nella zona industriale senza passare dal centro (Joachim Dejaco, ad di Sta)

Il bando per la progettazione definitiva scade il 12 febbraio 2019. “Entro due mesi e mezzo dovremmo avere il professionista” ragiona Joachim Dejaco, direttore generale di Sta-Strutture trasporto Alto Adige, società provinciale per la mobilità. “Tutto il 2019 servirà per realizzare il progetto. Se tutto va bene con gara e affidamenti nel 2020 potremo costruire e avere la stazione pronta nel 2021. Non è semplice perché operiamo in casa di Rfi”.

Sta promette che i tempi dei regionali non si allungheranno. “A fronte di un solo minuto in più per la fermata e ripartenza dei treni ci saranno benefici per tutta la mobilità - aggiunge Dejaco -. I nostri calcoli dicono che che la nuova stazione ci sta, è utile. Non ci saranno impatti negativi sui convogli e sulle coincidenze e si renderò più competitiva la mobilità sostenibile. Ad esempio, i pendolari dalla bassa Atesina diretti alla zona industriale di Bolzano non dovranno più andare in centro e saranno invogliati a utilizzare i mezzi pubblici, lasciando a casa l’auto”.