Ancora niente da fare. Il “pentapartito” composto da SVP, Freiheitliche, Fratelli d’Italia, Lega e Civica non riesce a sciogliere il nodo sulla formazione della nuova Giunta provinciale in Alto Adige, incagliato sul numero di assessori che la comporranno, o meglio, sull'interrogativo su chi tra l’ex assessore bolzanino Angelo Gennaccaro (La Civica) e l’ex sindaco di Laives Christian Bianchi (Lega-Uniti) affiancherà Marco Galateo (FdI) come secondo assessore di lingua italiana. Il tempo però stringe. Giovedì il Consiglio provinciale è chiamato a eleggere il presidente della Provincia. Se resta scontata l'elezione di Arno Kompatscher, non lo è l’appoggio da parte di Bianchi oppure Gennaccaro. Nessuno dei due ha ancora rinunciato all’assessorato. Ma se per questa ragione uno tra i contendenti dovesse tirarsi fuori dalla maggioranza — questa la linea della SVP — allora la giunta da 11 si ridurrebbe a soli otto componenti, con un solo “italiano”, cioè Galateo.

“La nostra posizione resta questa”, ribadisce l’Obmann della SVP Philipp Achammer all'uscita dalla direzione del partito. “dobbiamo trovare un'intesa tra i partner di coalizione e in Consiglio vogliamo restare in 19, perché abbiamo bisogno di una maggioranza stabile. Sono piuttosto ottimista che entro giovedì, prima dell'elezione del Presidente, si trovi una soluzione sul numero di assessori. Ma la maggioranza deve rimanere a 19: solo così è possibile avere una Giunta a 11”. Inoltre, ricorda il segretario della Stella Alpina, “l’allargamento della Giunta a 11 è nato solo per garantire al gruppo italiano una rappresentanza da parte dei due assessori, non era la volontà iniziale della Volkspartei”.

Potrebbe essere Thomas Widmann il 19esimo consigliere di maggioranza? “Anche su questo, la delibera del Parteiasschuss è molto chiara - replica l'Obmann - e dà l'incarico a trattare con quattro gruppi, con quattro possibili partner di coalizione e cercare di concludere queste trattative e questo stiamo facendo”. Anche nella dichiarazione dei cinque partiti per l’elezione del Presidente della Provincia sarà integrato entro giovedì il numero di assessori, così come prevede un’interpretazione comparata della normativa vigente (ordinamento del Consiglio, Statuto d’Autonomia e legge elettorale) da parte del Consiglio provinciale. Achammer non si scompone e, come detto, resta ottimista: “È la prima volta che ci sono cinque partiti che devono trattare, la frammentazione porta a queste difficoltà. Ma la decisione sarà presa in Sudtirolo, non a Roma”, alludendo a eventuali pressioni dal Governo per l'ingresso della Lega nell'esecutivo.