Gesellschaft | La polemica

“Ein Südtirol-Hasser”

Pöder (BU) critica la mozione di FdI che vuole intitolare una via ad Almirante a Roma. La sindaca Raggi prima alza le mani davanti all’“aula sovrana” e poi ci ripensa.
Almirante, Giorgio
Foto: upi

Le vicende romane tornano a solleticare un certo interesse anche ad alt(r)e latitudini. Pietra dello scandalo, stavolta, non è uno stadio ma una strada. Un’altra tegola sulla sindaca Virginia Raggi. Ieri sera l’assemblea capitolina ha approvato la mozione di Fratelli d'Italia che chiedeva l'intitolazione di una via o una piazza per Giorgio Almirante, lo storico segretario del Movimento Sociale Italiano, lo stesso che nel maggio del 1942 scriveva: “Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti”. La mozione, che ha suscitato, fra le altre, le proteste della comunità ebraica, ha ottenuto il beneplacito di gran parte del gruppo consiliare M5s, il Pd è uscito dall'aula al momento del voto.

La notizia è stata accolta con asprezza in Alto Adige dal consigliere provinciale di BürgerUnion Andreas Pöder che parla di decisione shock, “Almirante era un razzista, un fascista, odiava il Sudtirolo, e come leader del partito post-fascista MSI sobillava gli animi contro il Sudtirolo”. E ancora: “Il fatto che nella capitale d’Italia un fascista come Almirante sia onorato con l’intitolazione di una strada deve far rabbrividire ogni democratico”. Degno di nota il commento dello scrittore sudtirolese, nonché professore universitario, Hans Karl Peterlini, affidato a Facebook: “A passo di stivali si torna indietro, bella Terza Repubblica”.

In un primo momento la sindaca Raggi, che non era presente in consiglio comunale durante il voto, si era detta sorpresa del via libera dato dal consesso cittadino alla mozione, commentando così la decisione durante la trasmissione Porta a Porta dove era ospite: “Se condivido il provvedimento? Se l’aula ha votato favorevolmente credo assolutamente di sì. Se è passato vuol dire che i consiglieri si sono determinati e vogliono comunque intitolare la strada a questo personaggio. Il sindaco prende atto della volontà dell’aula, che è sovrana come il Parlamento”.

Poco dopo la mezzanotte la sindaca ci ripensa e, dopo aver sentito la sua maggioranza, annuncia una mozione - come prima firmataria - per vietare l'intitolazione di strade ad esponenti del fascismo o persone che si siano esposte con idee antisemite o razziali. “Nessuna strada a Roma sarà dedicata a Giorgio Almirante”, rassicura infine Raggi.