Politik | Occupazioni

Trento, sgomberati gli anarchici da Villa Assillo

Quarantacinque giorni di occupazione terminati in via Mattioli. In precedenza gli anarchici erano entrati nell'ex "Asilo Manzoni".

Il 14 luglio della Presa della Bastiglia a Trento è stato quello della “RiPresa” di “Villa Assillo”, l’edificio occupato dagli anarchici in via Mattioli. Gli “assillanti” erano nell’abitazione nella zona a sud del capoluogo dal 30 maggio e con il loro gesto volevano sensibilizzare sul problema della casa, dell’abitare. I temi del degrado urbano e della città “dormitorio” sono simili a quelli dibattuti a Bolzano. E che hanno portato ad un’occupazione di “colore” diverso, quella di Casapound.

Su Trentino Alternativo, sito che ospita contributi di persone che gravitano attorno a Rifondazione Comunista, Ezio Casagranda sindacalista Usb e candidato per Rifondazione alle Provinciali 2013 rilancia ancora una volta il concetto di “servitù volontaria” che caratterizza spesso l’agire dei trentini. E che probabilmente non è molto distante da dinamiche anche a nord di Salorno.

«Ma non dobbiamo preoccuparci adesso che l’assillo è stato sgomberato e la legalità ripristinata possiamo continuare a lamentarci al bar o su internet, l’importante è non disturbare il manovratore e alle prossime elezioni continuare a votare questa casta al servizio dei centri di potere economico-finanziario presenti sul nostro territorio.
Per contrastare questo sistema ritengo importante – prosegue Casagranda - che la gente smetta di delegare ed esca dalla rassegnazione affinché il mugugno si trasformi in iniziativa di lotta».

Sul piano politico provocatorio, ma comunque interessante, il volantino anarchico appeso in città settimana scorsa. Al di là degli attacchi tipici e scontati a legge e forze dell’ordine, vi sono delle considerazioni sul modo di gestire la cosa pubblica in Trentino.