Mai una gioia
Niente da fare per il bar Enjoey di Via Piave che aveva richiesto di prolungare all'anno prossimo l'occupazione del suolo pubblico coi propri tavolini (o meglio, con il plateatico) a venti metri di distanza dall'ingresso del (piccolo) locale nel centro storico di Bolzano. Un ampliamento, specifica l'assessora alle attività economiche Johanna Ramoser rispondendo a un'interpellanza dei consiglieri comunali del Team K, concesso solo in misura temporanea dai decreti legge per l'emergenza Covid e da una decisione della Giunta comunale della città capoluogo.
Nel caso del Enjoey, la concessione di un’area più piccola (“e senza fioriere”) di quella richiesta era stata rilasciata in via eccezionale e temporanea per l'anno 2021, “tenendo conto del periodo emergenziale” e per “agevolare la riapertura delle attività post lockdown”. Il titolare del bar ora “ha presentato una domanda di nuovo rilascio occupazione del suolo pubblico, non di rinnovo, per un’occupazione permanente con arredi esterni, per la quale la Commissione competente ha espresso parere negativo”. Una sentenza senza appello: “L’ubicazione particolare non consente l‘emissione di una concessione permanente”, trovandosi sulla carreggiata e nelle vicinanze di una piazzola di carico-scarico. I 32 plateatici “concessionati” in via temporanea per l'emergenza Covid scadono il 31 dicembre, dopodiché dovranno adeguarsi alle linee guida generali del Comune.
Nessun abbellimento
I consiglieri Matthias Cologna e Thomas Brancaglion avevano chiesto all'amministrazione comunale se le occupazioni non avessero “abbellito lo spazio pubblico, aumentando gli spazi di socializzazione e l'attrattività della città”. L'assessora Ramoser risponde in maniera lapidaria: se corrisponde al vero il recupero del fatturato perso durante i lockdown, il Comune “deve anche confrontarsi con le molte segnalazioni di affollamento, nonostante gli ampliamenti siano stati dati per garantire il distanziamento, nonché le molteplici segnalazioni di disturbo della quiete pubblica aumentate proprio per la presenza di maggiori arredi esterni collocati dagli esercenti. Poche sono le aree di spazio pubblico che sono state abbellite, le linee di indirizzo autorizzavano ampliamenti con soli tavoli e sedie, mentre in Città vi sono state occupazioni con ogni tipo di arredo”. Nessun valore aggiunto, quindi, anzi un limite al godimento e alla valorizzazione dello spazio pubblico. Almeno, questa la posizione del Comune di Bolzano.