Umwelt | SINIGO

Nube chimica all'ex Solland?

Si sospetta che giovedì scorso vi sia stata una fuga di tetraclorosilano durante i lavori di smantellamento della fabbrica. Interrogazioni urgenti delle opposizioni.
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Foto: Screenshot

C’è stata una fuga di silani giovedì scorso a Sinigo, nell’area ex Solland di Sinigo? Se lo chiedono il neo consigliere provinciale di Fratelli d’Italia, Marco Galateo, e la consigliera comunale Paola Zampieri che hanno presentato interrogazioni alla Provincia e al Sindaco di Merano. Una interrogazione è stata presentata anche dai consiglieri del Pd meranese Daniela Rossi e Daniele Di Lucrezia (aggiornamento delle 20.30).

Il video che potete vedere

 

sembra non lasciare dubbi sul fatto che vi sia stata una fuoriuscita gassosa ma di quale sostanza è ovviamente impossibile stabilirlo solo vedendo le immagini.

Alcuni residenti della zona, fa sapere Zampieri, "hanno riferito che giovedì scorso durante gli interventi su una parte dell’impianto si è alzata nell’atmosfera una nube, presumibilmente  di sostanze chimiche. Secondo alcune fonti bene informate durante le operazioni per lo svuotamento  del tetraclorosilano svolto nei mesi scorsi si sarebbero formate delle “sacche” all’interno degli impianti che ora durante i lavori sugli stessi sarebbero liberate nell’atmosfera".

Il tetraclorosilano o tetracloruro di silicio è una sostanza piuttosto pericolosa, che quando viene a contatto con l’aria umida si decompone con elevato rilascio di calore, producendo acido silicico e acido cloridrico. Insomma, c’è poco da scherzare e soprattutto da “imboscare”. Se si tratta in effetti di tetraclorosilano, chiunque abbia provocato la fuoriuscita accidentale sarebbe stato irresponsabile a non informare la Protezione civile e la popolazione, anche se fortunatamente, come si vede dalle immagini, e come confermano altre fonti sentite da Salto.bz, la nube bianca si è poi diretta “sotto la montagna”.

Galateo e Zampieri chiedono ai responsabili politici di sapere di quale sostanza si trattasse, in quali quantità siano state liberate nell’atmosfera e  quali interventi di emergenza siano stati effettuati di conseguenza.

I due esponenti di Fratelli d’Italia hanno inoltre chiesto informazioni sugli interventi di bonifica degli impianti e del terreno della ex-Solland e se esistano delle norme e degli strumenti, ad esempio dei segnali acustici per avvisare la popolazione e i siti adiacenti in caso di incidente non confinato nell’area dello stabilimento.

Aggiornamento delle 20.30.

Anche il Pd di Merano oggi ha presentato una interrogazione al sindaco di Merano, Dario Dal Medico, inquadrando anche i passaggi avvenuti dopo il fallimento della Solland Silicon nel 2016.

"In data 10 settembre 2019 - scrivono i consiglieri democratici - il giudice fallimentare aveva aggiudicato il procedimento competitivo alla società Al-Invest Srl ai sensi dell’art. 107 della Legge fallimentare con un'offerta di Euro 1.750.000. La società REM Tec Srl, con contratto di compravendita del 19 dicembre 2019, aveva acquistato dalla Al-Invest Srl la proprietà dei beni mobili ed immobili dello Stabilimento ex Solland Silicon assumendo specifici obblighi anche nei confronti della Provincia. Nello specifico la REM Tec Srl si era impegnata, dopo il completamento dell’attività di svuotamento e con il passaggio effettivo della detenzione dei beni alla medesima, “a dismettere e demolire tutte le strutture tecniche esistenti e a porre in essere tutte le misure necessarie, in qualsiasi modo legate ai beni mobili oggetto del contratto di compravendita, affinché l´attuale o futuro proprietario dei beni immobili, obbligato alla bonifica di almeno il 70% della superficie del sito, possa concludere i lavori di bonifica nel termine di sette anni dal completamento dell`attività di svuotamento ( … )”. Nel gennaio 2022 la Provincia attesta che Eco Center Spa ha pienamente e correttamente eseguito l’incarico dell’attività di svuotamento e di tenuta in sicurezza dell’impianto. La detenzione dei beni mobili è passata così all’acquirente REM Tec Srl con conseguente assunzione degli obblighi specifici di cui al contratto di compravendita del 2019. Dopo lo smantellamento dell'impianto e la bonifica è prevista la trasformazione in zona produttiva.

Rossi e Di Lucrezia chiedono quindi lumi sulla nube di giovedì scorso, se siano presenti tracce minime di silani in altre parti, se l’eventuale segnalazione sia stata trasmessa all’Amministrazione dall’organo di vigilanza di Rem Tec o di Erdbau e se l’Amministrazione sia a conoscenza di come siano applicate negli interventi sull’impianto ex Solland le misure di sicurezza e come siano state applicate giovedì 10 novembre.