Dopo 36 anni addio al coro Corpus Domini
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Con il nuovo anno la parrocchia di via Gutenberg a Bolzano dirà addio al proprio coro. La Corale Polifonica “Corpus Domini", nata nel 1989, chiuderà dopo 36 anni di attività. La comunicazione è arrivata domenica 14 dicembre durante l'undicesimo Concertissimo di Natale "Accendi la Pace", che ha coinvolto anche il coro Artemisia di Laives. La motivazione alla base della chiusura del coro bolzanino, che oggi conta una ventina di componenti, è la mancanza di voci maschili. L'ultimo concerto sarà la notte tra il 24 e il 25 dicembre.
"Negli ultimi anni si è ridotto il settore maschile, complice anche il trasferimento fuori regione di alcuni membri. Altri elementi storici - racconta a SALTO Christian Tomei - avevano annunciato già un anno e mezzo fa di fare fatica a gestire le uscite e le prove. Sono ben quattro i coristi uomini con più di 80 anni, di cui uno, Tarcisio Fornasa, ne ha più di 90!".
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La messa della notte di Natale, presso la parrocchia Gutenberg, sarà l'ultima occasione per ascoltare il coro, ma le voci femminili non si rassegnano: "Siccome le componenti donne sono desiderose di proseguire l'esperienza corale, da gennaio valuteranno se creare un nuovo coro o aggregarsi ad altre realtà", evidenzia ancora Tomei. Con il 2025, però, termina definitivamente il percorso di Corpus Domini, che dalla fine degli anni '80 si dedica al canto gregoriano e al repertorio classico, a quattro e più voci, a cappella e con accompagnamento d’organo.
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Inizialmente guidata dal maestro Vittorio Prosseda, poi dal 1996 al 2008 da Hansi Cattoi, oggi la corale è curata dalla Maestra Deborah Poli, coadiuvata nella preparazione delle voci da Christian Tomei ed è presieduta da Ilaria Di Bartolo.
In passato il coro è stato ospite della Basilica di Santa Croce a Firenze e di Santa Maria Sopra Minerva a Roma in occasione delle celebrazioni per la festività di Santa Caterina da Siena, dell'Abbazia di San Bernardino e della Santissima Trinità di Verona e nel Duomo di Recanati. Per i vent'anni di fondazione ha cantato due volte nella Basilica di San Francesco ad Assisi. Inoltre ha partecipato, con una trasferta a Roma, al Giubileo della Misericordia dell’anno 2016.
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Schade. Es wird wohl immer…
Schade. Es wird wohl immer weniger Chöre aus genanntem Grund geben.
Damit fällt auch ein Stück Kultur weg. Wo fühlen sich Menschen am meisten selbstwirksam, wenn nicht beim Singen? Singen ist ganzheitlich, und vielleicht liegt genau da das Problem: Soziale Medien und neuerdings KI gaukeln uns vor, dass wir alles per Tastendruck haben können, ohne live performen zu müssen. Die KI wird sämtliche Chorliteratur sammeln und die besten Aufnahmen verschmelzen zu etwas Neuem. Und das wird dann abgespielt werden, als der Zivilisation vorläufig letzter Schluss.