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Foto: Kilometroverdeparma
Umwelt | Grüne Offensive

Unternehmerin pflanzt 200.000 Bäume

Die Pharma-Produzentin Paola Chiesi glänzt mit einer einmaligen ökologischen Offensive. Sie pflanzt in ihrer Heimatprovinz Parma über 200.000 Bäume

Paola Maria Chiesi ist keine Öko-Aktivistin, sondern eine erfolgreiche Unternehmerin und Leiterin des toskanischen Pharma-Unternehmens Chiesi farmaceutici SpA. In die Schlagzeilen geriet sie freilich mit einem Projekt, das mit Arzneimitteln nichts zu tun hat. Sie will vielmehr in ihrer Heimatprovinz Parma ein ökologisches Grossprojekt verwirklichen, das auch im Ausland mit Interesse verfolgt wird. Das von ihr gegründete Consorzio forestale verde Parma will in ihrer toskanischen Heimatprovinz so viele Bäume pflanzen, wie sie Einwohner hat: 200.000. "Deve diventare un modello replicabile ovunque". Seit 2010 leitet Maria Paola die Fondazioni Chiesi, eine No-profit-Organisation, deren Ziel es u.a. ist, in Afrika das Überleben Neugeborener zu gewährleisten und ihnen Zugang zu entsprechenden Therapien zu verschaffen. Chiesas Vorbild ist die keniotische Friedensnobelpreisträgerin Wangari Maathai, die 2011 gestorben ist, doch deren Vorbild zur Schaffung neuer Grünzonen und Pflanzung von Bäumen noch heute weltweit nachwirkt.

 

Chiesi zu den Realisierungsproblemen ihres aufwendigen Projekts: "Non è facile mettere intorno a un tavolo tutti gli attori coinvolti, perchè occorre davvero che ci sia un cambiamento del modo di pensare e di vivere il sistema in cui siamo, riconoscendo che non tutte le parti sono interdipendenti. Purtroppo questo non accade sempre, siccome ognuno tende a guardare il proprio microcosmo", ammette. Chiesi. Credo che sia molto importante diffondere cultura, dare informazioni corrette, coinvolgere la cittadinanza nelle azioni che si compiono, dare alle aziende il giusto supporto anche di competenze tecutralità carbonica non è affatto semplice. Tre le parole chiave, spiega Chiesi soffermandosi sulla forestazione urbana e i suoi benefici - dallo stoccaggio e dall ´assorbimento dell`aniride carbonica oltre alla regolazione microclimatica,,del ciclo dell´acqua, della biodiversità e naturalmente del benessere alle persone: "Consapevolezza, cultura, convergenza, soffermandosi sui benefici della forestazione urbana - dallo stoccaggio e dall'assorbimento dell'aniride carbonica fino all' abbattimento del particolato sottile, oltre alla regolazione microclimatica del ciclo dell'acqua, della biodiversità e del benessere delle persone. "Fare questo in una città non è facile, perchè Parma ha 30 metri quadri di superficie media di verde urbano per abitante e ce ne dovrebbero essere 50. La media italiana è 47,7. Parma è particolarmente cementificata, anche per le sue caratteristiche di città medioevale. Va ripensata non nel senso di mettere il verde in città, ma di mettere la città nel verde". Il progetto di Parma è patrocinato dall'alleanza italiana per lo svilupp sostenibile".

 

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Gianguido Piani Do., 17.03.2022 - 13:12

Invitarla a Bolzano? Incontro con il consiglio comunale?

Dall'articolo non e' pero' chiaro se il progetto, assolutamente encomiabile, riguarda Parma oppure Siena.

Do., 17.03.2022 - 13:12 Permalink
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Gianguido Piani Do., 17.03.2022 - 21:26

Nel testo "Siena" e' stata sostituita con "Parma". Ora il senso e' piu' chiaro. Resta pero' il riferimento "in ihrer toskanischen Heimatprovinz" mentre Parma e' in Emilia-Romagna. Proprio al centro dell'Emilia.

Do., 17.03.2022 - 21:26 Permalink
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Peter Gasser Fr., 18.03.2022 - 11:54

Antwort auf von Karl Trojer

Ich finde das auch großartig;
möchte aber doch sagen, dass diese großen Bäume im Bild offensichtlich UMgepflanzt worden sind;
dies ist sehr positiv für das Mikroklima in der Stadt, für das Stadtbild als solches und für die Psyche der dort lebenden Menschen.
Aber fürs Weltklima doch eher nicht von merkenswerter Wirksamkeit, da sollte man sich keiner Illusionen hingeben.

Fr., 18.03.2022 - 11:54 Permalink
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Dietmar Holzner Fr., 18.03.2022 - 13:03

Antwort auf von Peter Gasser

Dass sie umgepflanzt wurden, wird schon seinen Grund haben, schließlich kostet das Umpflanzen solch großer Bäume entschieden mehr als die Neupflanzung kleiner Setzlinge. Vielleicht wurden sie ja in einer Baumschule zunächst "tauglich" gezogen und waren immer schon für dieses Projekt vorgesehen.

Fr., 18.03.2022 - 13:03 Permalink