Politik | AUTODETERMINAZIONE

Catalogna, si litiga a Bolzano

Mozione della Lega: "Gli elettori vogliono l'indipendenza". Caramaschi duro: "Widmann sbaglia, non è autonomia ma una secessione antiprogresso. L'Europa è altro".
scontri barcellona
Foto: Gds

Impegnare il Comune di Bolzano a “chiedere all’Unione europea di lasciare libero il popolo catalano di farsi governare da coloro che sono stati votati a maggioranza”. La richiesta è contenuta nella mozione depositata in consiglio comunale da Carlo Vettori, rappresentante della Lega, ed è ora sul tavolo del presidente Silvano Baratta, che dovrà decidere se accoglierla o no. Nel frattempo, si pronuncia in modo critico il sindaco Renzo Caramaschi. “Nel caso catalano non si tratta di tutela autonomista, ma di un tentativo di secessione. Questi revanscismi di distacco non hanno nulla a che fare con l’Europa” taglia corto il primo cittadino che si dice “in disaccordo” con Thomas Widmann su quanto detto per la liberazione di Carles Puigdemont.

La Lega per l'autodeterminazione

“Il testo depositato a Bolzano è identico a quello proposto in Lombardia dalla Lega nei consigli a livello locale dove governiamo” spiega il promotore, Vettori. “Alla luce della nostra situazione in Trentino Alto Adige Südtirol ritengo che sia doveroso parlare di quanto avviene in Catalogna”, aggiunge. Il consigliere fa riferimento ai fatti che hanno visto – e vedono – l’opposizione tra le forze separatiste e il governo di Madrid. Il referendum sull’indipendenza, dichiarato illegale dalla Corte costituzionale spagnola, il commissariamento ad opera dell’esecutivo di Mariano Rajoy, le nuove elezioni che hanno certificato lo stallo politico. E poi la vicenda di Puigdemont, ex presidente della Generalitat, arrestato in Germania e poi rilasciato su cauzione.

“Noi siamo fortunati per la nostra autonomia, ma non possiamo non dare attenzione a una regione come la Catalogna dove non viene rispettata l’indicazione della maggioranza degli elettori, che si sono pronunciati per l’autodeterminazione” aggiunge Vettori. In realtà, se è vero che le forze indipendentiste hanno raggiunto la maggioranza, è vero anche che quasi metà degli elettori nella regione della Spagna hanno scelto forze impegnate per l’unità dello Stato.

Caramaschi chiude alla "secessione"

Il sindaco concorda con quest’ultima linea di pensiero: “In Catalogna hanno già la tutela di lingua e cultura" ragiona Caramaschi. "Quanto avvenuto non era una ricerca di maggiore tutela autonomistica, ma era il tentativo di una secessione totale da uno Stato. In questo caso siamo in un percorso antistorico e antiprogresso. Questi revanscismi di distacco non sono progresso, ma tutt’altro. L’Europa è un’altra cosa. Io la penso così, ma sono un Comune piccolo. Dovremmo discuterne in consiglio e non so se il presidente lo accetterà. Non capisco cosa centra Comune di Bolzano con tale argomento”.