Gesellschaft | Rassegna Stampa

Soldi (quasi) per tutti

Finanziamento dei media, stranieri che apprendono le lingue e scontro tra albergatori e contadini, queste le prime pagine dei quotidiani di oggi
Hinterhof
Foto: Fandango Libri

Ecco come stamani i quotidiani locali salutano i lettori. Il Corriere dell’Alto Adige (“Media, giunta nella bufera) dedica l’apertura all’emendamento presentato in extremis dall’assessore Thomas Widmann a proposito della legge che dovrebbe regolare l’emissione di contributi pubblici alle emittenti radiotelevisive. In pratica si tratta di una modifica che riporta nell’ambito della discrezionalità, da parte della giunta, i criteri qualitativi in base ai quali determinate emittenti possono ricevere il finanziamento (evidentemente a dispetto di altre). Una prassi in precedenza già censurata da Tar e Consiglio di Stato e che – a detta del presidente del Comitato per le comunicazioni, Hansjörg Kucera – mette a rischio il pluralismo dell’informazione.

L’altro giornale di lingua italiana, l’Alto Adige, apre invece parlando delle decisioni della giunta a proposito dell’apprendimento linguistico degli immigrati: “Soldi solo a chi studia le lingue”. Accantonata la proposta di istituire corsi di lingua preventivi – e sostanzialmente extrascolastici –, grazie ai quali gli stranieri avrebbero dovuto impadronirsi degli idiomi parlati in provincia prima di entrare in contatto con i loro coetanei locali, l’orientamento della giunta tende adesso a valorizzare i centri linguistici che già lavorano sul territorio in simbiosi con gli istituti scolastici. Ma per favorire un incentivo maggiore, la frequenza dei corsi infatti non è obbligatoria, l’assessore Richard Theiner ha proposto di collegare la concessione di determinate prestazioni sociali alla frequentazione dei corsi suddetti. Affinché ciò avvenga è necessario però che vengano ancora discusse concrete proposte attuative e dunque una decisione definitiva è stata rimandata alla fine di luglio.

Dolomiten e Tageszeitung hanno titoli (rispettivamente: “Streit zwischen Bauern und Gastwirten spitzt sich zu” e “Bauern als Hoteliere”) che riguardano il contrasto tutto “sudtirolese” tra piccoli albergatori e contadini. In seguito alla modifica della legge sull’urbanistica, recentemente approvata in Consiglio provinciale, secondo la quale agli agriturismi viene consentito di offrire, a parità di cubatura autorizzata, otto stanze e cinque appartamenti, si verrebbe a creare una situazione di concorrenza “sleale” nei confronti dei circa 2000 hotel che attualmente dispongono di una simile capacità ricettiva ma a condizioni complessive (in termini di costi e benefici fiscali) più svantaggiate di quelle di cui usufruiscono gli agriturismi.

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