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“Siamo stati lasciati soli”

Coopbund e sindacati chiedono un intervento urgente per sostenere le cooperative sociali, denunciando la mancanza di supporto da parte delle istituzioni.
Coopbund
Foto: coopbund
  • Arrivano dove il pubblico non riesce ad arrivare ma, nonostante questo, si trovano in difficoltà e si sentono abbandonate dalla politica. Oggi, 16 ottobre, le cooperative sociali, rappresentate da Coopbund, affiancata dai sindacati confederali, si rivolgono alle istituzioni con un forte appello,

    “Siamo stati lasciati soli – denuncia la presidente Monica Devilli – in questo momento si rischiano posti di lavori che non devono assolutamente saltare. Le cooperative sociali si rivolgono alle fasce più vulnerabili della popolazione e svolgono un servizio essenziale per la comunità. Abbiamo bisogno di sostegno”.

    Le cooperative sociali operano infatti su molteplici fronti, dalla fornitura di servizi di assistenza all'infanzia a laboratori protetti che offrono opportunità preziose alle persone con disabilità, fino alle cooperative sociali di inserimento lavorativo che garantiscono lavoro e formazione a individui con difficoltà occupazionali. I costi del personale sono in costante aumento, e le cooperative sociali, è quanto sostiene Coopbund, non hanno ricevuto il supporto necessario dalle istituzioni nonostante le  cooperative sociali abbiano cercato in diverse occasioni il coinvolgimento attivo della politica per ottenere un sostegno economico e una regolamentazione che permetta di adeguare i prezzi nei processi di appalto pubblico.

    Spesso infatti le cooperative sociali si trovano a competere in gare d'appalto in cui il prezzo è l'unico fattore considerato, senza tener conto della qualità e la necessarietà dei servizi offerti.

    Siamo di fronte a un paradosso 

    Recentemente, sono stati compiuti passi significativi per migliorare i salari dei lavoratori delle cooperative sociali. Tuttavia, denunciano i sindacati, queste iniziative sono state limitate al settore dell'assistenza all'infanzia, lasciando altre aree della cooperazione sociale in una situazione economica precaria. “Per raggiungere gli obiettivi necessari serve un intervento deciso del legislatore. Qui siamo di fronte a un paradosso perché nel settore delle micro strutture per l’infanzia l’ASL non ha voluto deliberatamente adeguare i prezzi dei servizi così come richiesto dalla Giunta provinciale”, – spiega Claudio Alessandrini, per SGBCISL.

    Secondo Coopbund e i sindacati, l'adeguamento salariale per i lavoratori delle cooperative sociali rappresenta un mezzo fondamentale per migliorare la loro qualità di vita. Pertanto, si sostiene la necessità di fornire un sostegno significativo alle cooperative sociali in questo momento.

    La politica non deve dimenticare che la cooperazione​ sociale rappresenta oggi la principale promotrice di un welfare di comunità

    “Negli ultimi mesi abbiamo tentato varie volte di sensibilizzare la politica in merito alla situazione critica che stavano affrontando le nostre cooperative sociali, ma ad oggi non abbiamo ottenuto alcuna risposta – conclude Devilli – La politica non deve dimenticare che la cooperazione​ sociale rappresenta oggi la principale promotrice di un welfare di comunità,   assolutamente indispensabile per il presente e il futuro del nostro territorio”.