"Anche se in generale, grazie ai vaccini, le conseguenze per i contagiati quest'anno sono più leggere rispetto allo scorso anno, dobbiamo essere comunque a pronti a gestire l'andamento della pandemia anche in funzione dell'accesso al Mercatino". Con la solita pacata fermezza che lo contraddistingue, il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi taglia corto rispetto alle voci su possibili conseguenze per il Mercatino di Natale, a seguito dell'aumento dei contagi in Sudtirolo.

O tutti o nessuno

"O tutti i Mercatini o nessuno, non è questione di concorrenza ma di responsabilità" aggiunge il primo cittadino, che ricorda come la manifestazione sia coordinata dalla Provincia. Anche qualora la media dei contagi fosse inferiore che altrove, la città capoluogo procederà comunque all'unisono con le altre località sudtirolesi che ospitano i mercatini di Natale.

"La nostra speranza è ovviamente di poter inaugurare e aprire normalmente il Christkindlmarkt di piazza Walther, così come previsto". A tale proposito, Caramaschi ricorda i provvedimenti già adottati: "Abbiamo ridotto il numero di casette ed espositori, alcuni dei quali per altro hanno comunicato la loro rinuncia; con l'obbligo di esibire il Green Pass sarà consegnato ai visitatori un braccialetto di colore ogni giorno diverso. Se tali misure non fossero sufficienti, dovremo adottare provvedimenti più restrittivi di comune accordo con le altre principali località provinciali interessate, potrebbero riguardare un'ulteriore riduzione dei visitatori, ossia un loro contingentamento, così come avvenne in primavera con gli accessi ai mercati rionali". Solo qualora ciò non bastasse, conclude il sindaco, "e dovessimo affrontare un'esplosione dei contagi", sarà valutata in corso d'opera un'eventuale sospensione della manifestazione.