Pericolo scampato
È il giorno del giudizio quello in scena oggi (16 dicembre) in consiglio provinciale, dopo l’autogol della maggioranza che ieri era finita sotto, con 16 voti favorevoli e 16 contrari, per quel che riguarda le disposizioni collegate alla legge di stabilità 2017. “Svp e Pd sono uscite sconfitte su una delle leggi più fondamentali, in ogni altro consiglio regionale o parlamento una maggioranza sconfitta sul voto sulla sua legge collegata al bilancio si sarebbe dimessa. Tranne che in Alto Adige”, punta il dito il consigliere di Alto Adige nel cuore Alessandro Urzì annunciando voto negativo. È tornato quindi in aula, stamane, dopo il via libera della 3a commissione legislativa e del Consiglio dei Comuni, il nuovo collegato alla Finanziaria, il cui testo ha recepito le modifiche apportate ieri dal consiglio provinciale. La norma doveva incassare l’ok dei due terzi dei consiglieri presenti, missione possibile solo anche grazie ai voti di una parte dell’opposizione. La maggioranza si salva in corner: l’aula dà parere positivo con 18 sì e 15 no.
Prima della votazione, i consiglieri del Gruppo Verde, Bürgerunion e Movimento 5 Stelle hanno lasciato l’aula.“È stato chiesto un atto di responsabilità da parte della minoranza per salvare il bilancio, noi non parteciperemo al voto, così da facilitare il raggiungimento del quorum, ma non ci sentiamo di dire sì a una procedura che è eccezionale e che rischia di diventare un precedente”, ha riferito Riccardo Dello Sbarba (Verdi). Conciliante il consigliere di Südtiroler Freiheit Sven Knoll: “Le interpretazioni sul voto di ieri possono essere diverse, ma siamo votati per concludere un bilancio: nuocerebbe a un Consiglio che lavora evitare la discussione di una legge”. Un impegno assunto e rivendicato anche dai Freiheitlichen, “oggi si dimostra che l’opposizione non dice solo no, dimostra responsabilità e questo non sulla base di un mercanteggiamento”, afferma Walter Blaas.
Fa “ammenda” il presidente della Provincia Arno Kompatscher sottolineando nuovamente che l’errore è stato della maggioranza, “certamente non era intenzione dei consiglieri votare contro (i “pasticcioni” si vocifera siano stati Dieter Steger e Arnold Schuler della Svp), e le alternative erano seguire l’iter formale, riunendosi nuovamente a fine anno e quindi approvando il bilancio in ritardo, o chiedere il sostegno della minoranza per procedere subito: della collaborazione costruttiva della minoranza terremo conto”. Un esempio? L’approvazione di due ordini del giorno alla legge di bilancio presentati dal Gruppo Verde, uno sul supporto alle aziende che investono in una mobilità più sostenibile con l’acquisto di veicoli elettrici, l’altro riguardante maggiori investimenti nella ricerca, nella sperimentazione e nell’offerta formativa nell'ambito dell’agricoltura biologica.