Tutti pazzi per il tram
Il consiglio provinciale ha parlato: il modello tram è ufficialmente una soluzione sostenibile e moderna per affrontare il tema della mobilità dentro la città di Bolzano e rispetto ai collegamenti con i comuni limitrofi. Secondo gli utlimi dati Astat, del resto, dall’Oltradige arrivano giornalmente 25.000 veicoli nel capoluogo altoatesino.
La mozione dei Verdi Riccardo Dello Sbarba, Brigitte Foppa e Hans Heiss, emendata e sottoscritta anche da Dieter Steger e Oswald Schiefer della Svp, è stata approvata dall’Aula con 24 sì e 1 no, quello di Elena Artioli (Team Autonomie), secondo cui i “danni del tram sono ormai rilevati in tutta Europa, i binari danneggiano le biciclette e sono problematici per i pedoni, meglio piuttosto la funivia”.
Come spiegano più in dettaglio i Verdi il consiglio provinciale fissa dunque in modo definitivo la scelta di fondo di realizzare un collegamento su binari non solo tra Bolzano e l’Oltradige, ma anche di realizzare una rete di tram anche all'interno di Bolzano per collegare importanti nodi di trasporto, come l’ospedale. Importante l'impegno sancito dalla mozione di decidere attraverso una intesa coi comuni interessati su importanti argomenti ancora aperti come il tracciato, la tecnologia e soprattutto il modello di finanziamento. “Il senso della mozione è fissare in consiglio provinciale la decisione di principio, in modo da garantire che si proceda con il progetto”, riferisce Dello Sbarba.
Sia il presidente Arno Kompatscher che l’assessore alla mobilità Florian Mussner hanno sottolineato che tram e metrobus non sono stati mai due progetti contrapposti, come invece aveva affermato la consigliera ambientalista Foppa. “Il punto - ha detto il Landeshauptmann - è che mancavano molti prerequisiti che ora sono stati creati grazie alle trattative a Roma per i fondi anti-traffico, l’accordo RFI, il tunnel del Virgolo, la concessione A22, la decisione del Comune di Bolzano di approvare il progetto del tram. Inoltre c’è già uno studio sulla tratta che va oltre questa mozione, e ipotizza una traccia fino a Caldaro, non solo fino a Ponte Adige. Era necessario pensare a un progetto globale, ma poiché questo non si realizzerà in due anni era necessario comunque intervenire a favore dei pendolari”.
Prossimi passi, come noto, il centro intermodale a Ponte Adige e il tunnel del Virgolo (che è già in costruzione), progetti che saranno ultimati entro il 2025. La prossima settimana, intanto, verrà siglato il contratto con RFI per l’ampliamento della tratta Bolzano-Merano. Trovare una quadra con i Comuni, ha ammesso Kompatscher, non sarà comunque semplice.